In Texas è quasi caccia a Vista

In Texas è quasi caccia a Vista

Il sistema operativo Microsoft più discusso continua a far discutere. Lo stato vorrebbe impedire per legge alla pubblica amministrazione di fare l'upgrade da XP
Il sistema operativo Microsoft più discusso continua a far discutere. Lo stato vorrebbe impedire per legge alla pubblica amministrazione di fare l'upgrade da XP

È in circolazione da tre anni, sta per essere aggiornato per l’ennesima volta con il Service Pack 2 e parte dei suoi problemi di gioventù sono stati risolti, pur tuttavia Windows Vista ritorna, di quando in quando, a fare la parte della Cenerentola dei sistemi operativi Microsoft , il cui utilizzo viene ora scoraggiato, anzi impedito, dalle autorità dello stato americano del Texas.

Nel corso dell’approvazione del piano di budget statale da 182 miliardi di dollari, il senatore democratico Juan Hinojosa è riuscito infatti a far passare (dall’alto della vice-presidenza della commissione sulle finanze) un codicillo in cui si stabilisce, chiaro e forte, che le agenzie facenti capo alle autorità statali non dovranno in alcun modo acquistare e adottare Vista e relative tecnologie a meno di non aver ottenuto un permesso scritto dalla board che supervisiona il budget.

Vista è incompatibile, problematico, è un fatto “noto a livello nazionale”, dice Hinojosa, i rapporti sulle difficoltà affrontante per l’adozione dell’ultimo SO Microsot sono tanti e tali da consigliare al senatore di stabilire che non sia adottabile per legge. E il resto dei senatori è con lui visto che il piano è stato approvato con un voto di 26-5, ed è ora in attesa dell’approvazione finale prevista per la prossima settimana.

La decisione di Hinojosa arriva forse un po’ in ritardo, visto che secondo il Department of Information Resources del Texas sono 44 le agenzie governative già passate a Windows Vista, per una spesa complessiva di 6,1 milioni di dollari. Il processo di upgrade era già in corso , e a giustificazione del ban il senatore non porta dati verificabili ma solo il chiacchiericcio (invero affatto modesto) prodotto in questi anni sui problemi e le storture (reali o immaginarie che fossero) di Vista.

Se il piano finanziario verrà confermato così com’è, a ogni modo, chi non ha ancora fatto lo switch rimarrà fermo a XP, con la possibilità molto concreta di passare direttamente a Windows 7 in accordo ai cicli di upgrade regolari seguiti dallo stato texano.

E mentre negli States il blocco è a stati alterni, nella Russia di Putin si pensa ad aumentare i controlli sul market share di Redmond nel settore degli OS, che sarebbe troppo alto per passare inosservato . Ad annunciare la nuova “revisione” è Microsoft stessa, che con una dichiarazione conferma di essere impegnata in una cooperazione completa con le autorità nella faccenda.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 apr 2009
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