Will Wright lascia EA

Will Wright lascia EA

Uno degli sviluppatori videoludici più acclamati abbandona EA e la società fondata 20 anni fa, dedicandosi a un obiettivo a ampio raggio che coinvolge sia videogame che l'entertainment nel suo insieme
Uno degli sviluppatori videoludici più acclamati abbandona EA e la società fondata 20 anni fa, dedicandosi a un obiettivo a ampio raggio che coinvolge sia videogame che l'entertainment nel suo insieme

Roma – Will Wright, l’autore di capisaldi del gaming del calibro di Sim City, The Sims e il discusso Spore , ha annunciato il divorzio da Electronic Arts e dalla sua Maxis per l’avvio di una nuova avventura nel settore dell’entertainment. Ora gli sforzi del game designer si focalizzeranno sugli obiettivi di Stupid Fun Club , un “think thank videoludico” da lui fondato già nel 2001.

Wright spiega la sua decisione dicendo che “L’industria dell’intrattenimento si sta rapidamente muovendo verso un periodo di cambiamenti rivoluzionari”, e in tale contesto “Stupid Fun Club esplorerà le nuove possibilità che stanno emergendo da questo caos sublime e creerà nuove forme di intrattenimento su una varietà di piattaforme”.

In sostanza Wright avrebbe aperto uno studio videoludico multipiattaforma , con un occhio di riguardo alle nuove “piattaforme”, come l’onnipresente iPhone, che strizzano l’occhio ai “giochini” interattivi e che non impongono il conseguimento di solidi risultati che invece dettano legge in quel di EA e di ogni multinazionale dei videogame di pari o inferiori dimensioni.

Lasciando EA il designer abbandona anche Maxis, la casa fondata nel 1989 e acquistata otto anni dopo dalla multinazionale che ha dato alle stampe i vari “Sim” e in particolare a “The Sims”, il videogame per PC più venduto di tutti i tempi con 100 milioni di unità distribuite e un numero di estensioni imbarazzante anche solo da ricordare (7).

Secondo le supposizioni di Associated Press , sulla decisione di Wright avrebbe pesato il fatto che la crisi economica ha colpito anche EA, costretta a tagliare 1.000 posti di lavoro e ad avviare una politica di controllo dei costi molto spinta. Il designer è noto per la lunghissima durata dello sviluppo dei suoi giochi, con l’esempio eclatante di Spore che ha richiesto svariati anni e un costo di 30-40 milioni di dollari.

Unendo questo modo di lavorare, decisamente non l’ideale in tempi come questi, al fatto che il suddetto Spore ha venduto un numero di copie non all’altezza delle aspettative (2 milioni al netto dei sistemi DRM e della pirateria ) sembrerebbe facile ipotizzare quali siano le vere ragioni dietro il divorzio tra EA e Wright .

Divorzio che, a ogni modo, è consensuale e non taglia in maniera definitiva i ponti tra il designer e la multinazionale: EA finanzierà Stupid Fun Club, con una cifra non meglio specificata, garantendosi in cambio i diritti di sfruttamento di quanto creato dal think thank.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 apr 2009
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