Roma – L’ingiunzione di Associated Press giunta a mezzo email parlava chiaro: l’invito a rimuovere le clip dal sito della stazione radio era esplicito. Si tratta di video protetti da copyright: AP non sembra voler tollerare violazioni nel quadro della battaglia che sta imbastendo contro la disseminazione online dei propri contenuti.
Frank Strovel, il responsabile del sito della stazione radio statunitense WTNQ-FM 104.9 è rimasto attonito, sullo schermo l’email di notifica. “Abbiamo appreso che lei pubblica dei nostri contenuti video senza licenza e dobbiamo chiederle di rimuovere i video di Associated Press dal vostro sito quanto prima – così recitava il testo della missiva – se volesse sapere di più a proposito dei nostri servizi non esiti a contattarci”.
Strovel era incredulo: incastonava regolarmente nelle pagine del sito dell’emittente delle clip attinte da YouTube. Video confezionati da Associated Press, stralci di eventi sportivi e di eventi mondani, notizie, servizi postati dalla stessa agenzia di stampa sul canale ufficiale con cui è presente sulla piattaforma. Nessun ostacolo a frapporsi all’embed: AP sembra invitare i cittadini della rete a far rimbalzare online il proprio materiale adeguatamente marchiato.
Il responsabile del sito di WTNQ si è tempestivamente mobilitato per chiarire il malinteso, per spiegare che i video erano stati regolarmente ripresi dal portalone. E per ricordare che l’emittente, che si appoggia ai servizi AP, ha sempre pagato per ripubblicare contenuti sfornati dall’agenzia e distribuiti attraverso i canali convenzionali. All’altro capo del telefono, esitazione: Strovel racconta che il responsabile di AP avrebbe espresso stupore nell’apprendere dell’esistenza di un canale ufficiale di AP. “Dovrò approfondire a riguardo – avrebbe risposto l’addetto dell’agenzia di stampa – ma nel frattempo c’è bisogno che lei rimuova tutti i nostri video dal suo sito”. Strovel, perplesso, ha tentato di capire quale fosse il problema: forse la natura commerciale del sito dell’emittente collide in qualche modo con le licenze con cui AP rilascia i propri video su YouTube. Nessun chiarimento esaustivo, semplicemente un ulteriore invito alla rimozione .
Strovel ha rimosso i link ai video, ha provveduto a privare Associated Press di un canale che avrebbe potuto renderle in clic e visibilità . Il responsabile del sito resta in attesa di chiarimenti, mentre AP continua ad offrire ai netizen la possibilità di rilanciare le proprie clip copiaincollando del codice.
Gaia Bottà