Più di 9mila webcam da ogni parte del mondo sono adesso a disposizione di tutti grazie all’ultima feature di Google Maps, frutto di un accordo tra Google e Webcam.Travel che va ad arricchire il menù di add-on per la piattaforma geografica di BigG in cui già campeggiano Wikipedia, YouTube, e le informazioni sul traffico.
Non ci si deve però aspettare una suite di canali televisivi in cui fare zapping: al posto delle immagini in tempo reale gli utenti hanno a loro disposizione solo degli snapshot aggiornati ogni quarto d’ora circa. Per ottenere lo streming in diretta è necessario collegarsi al sito cui si appoggia la cam selezionata.
Se utilizzato con criterio , uno strumento sempre più versatile come Google Maps consentirebbe agli utenti in procinto di mettersi in macchina di controllare con i propri occhi le condizioni del traffico, magari incrociando i dati con quelli di Google Traffic e ottenendo informazioni più dettagliate.
Come Street View, sbarcato negli ultimi mesi in Italia , anche questa funzionalità attira prima di tutto i curiosi anche se è lecito aspettarsi una nuova ondata di proteste da parte dei paladini della privacy. Per fronteggiare l’ira degli spiati Google aveva già introdotto un algoritmo per offuscare le targhe e i visi dei passanti che tuttavia presentava qualche falla. Venne così deciso che chi era stato così (s)fortunato da imbattersi nelle Google Car poteva e può tuttora richiedere la cancellazione dell’immagine incriminata dall’archivio di Google.
Il discorso cambia per le webcam perchè, se da una parte è vero che non saranno disponibli immagini in tempo reale direttamente su Googlemap,s c’è da dire che una volta giunti su Webcam.Travel si ha a disposizione l’intero elenco delle webcam live : con la differenza che grazie alla partnership con Google i contatti quasi sicuramente si moltiplicheranno e questo potrebbe non fare piacere a tutti. Nascondersi dalla vista delle piccole webcam al fine di evitare questi quindici minuti di esposizione forzata è sicuramente più complicato, a meno di non evitare accuratamente molti tra i maggiori luoghi di interesse del mondo: non in tutti i paesi, come in Italia, è obbligatorio segnalare la presenza dell’occhio indiscreto laddove sia celato.
Giorgio Pontico