Una piccola startup america, DDRdrive , ha presentato negli scorsi giorni un disco a stato solido piuttosto singolare: invece di essere costituito da sole memorie NAND flash, come la stragrande maggioranza degli SSD oggi sul mercato, il DDRdrive X1 utilizza sia memorie NAND che più veloci (e volatili) memorie DDR DRAM.
Indirizzato ai server di fascia alta, il DDRdrive X1 è stato progettato con l’obiettivo di massimizzare il numero di Input/Output Operations Per Second (IOPS): in particolare, l’azienda afferma che il proprio drive è in grado di fornire 300mila IOPS. Prendendo a confronto i valori di IOPS riportati in questo articolo di Wikipedia, un tipico hard disk da 7200 RPM fornisce circa 90 IOPS, un HDD da 15mila RPM circa 180, e gli SSD X-25 di Intel tra le 1500 e le 5mila IOPS (in media, ma il produttore dichiara, in lettura, un massimo di 35mila IOPS).
Parlando invece di transfer rate, per il proprio SSD DDRdrive dichiara 215 MB/s in lettura e 155 MB/s in scrittura.
Il primo modello di DDRdrive X1 monta 4 GB di memoria flash e 4 GB di memoria RAM: quest’ultima, come noto, è assai più veloce delle memorie flash, ma ha la caratteristica di perdere i dati quando manca l’alimentazione. Per tale motivo l’SSD di DDRdrive permette di copiare automaticamente tutti i dati dalla RAM alla flash prima che il computer si spenga.
Il prezzo del DDRdrive X1 da 8 GB è di 1500 dollari, dunque circa 370 dollari per gigabyte: un costo quasi 10 volte superiore a quello degli SSD X-25M di Intel.