NASA aggiorna Hubble

NASA aggiorna Hubble

Una delle ultime missioni dello Shuttle si prepara a rimettere in forma il telescopio spaziale che ha aperto una nuova era di esplorazione e ricerca scientifica. Mentre l'amministrazione statunitense analizza i piani NASA per il futuro
Una delle ultime missioni dello Shuttle si prepara a rimettere in forma il telescopio spaziale che ha aperto una nuova era di esplorazione e ricerca scientifica. Mentre l'amministrazione statunitense analizza i piani NASA per il futuro

Roma – L’agenzia spaziale statunitense è in una fase di transizione , vecchie tecnologie vanno in pensione e nuove soluzioni si preparano (letteralmente) a spiccare il volo per disvelare i misteri di un cosmo costantemente ignoto, per lo meno in alcune delle sue componenti fondamentali. Ma prima del pensionamento i programmi storici di NASA avranno il tempo di ricoprirsi ancora di gloria , a cominciare dal sicuramente fortunato telescopio spaziale Hubble che verrà “aggiornato” e riparato nel corso della prossima missione dello Shuttle.

Lanciato in orbita nel 1990, uno dei Grandi Osservatori del programma spaziale statunitense non ha mai avuto in realtà una vita facile, dovendo attendere per ben tre anni in orbita prima di cominciare a funzionare a causa di un difetto nella sua lente ottica. Ma da allora in poi il flusso di dati e immagini che ha catturato e spedito sulla Terra ha dato forma e sostanza all’astrofisica ma anche all’osservazione stupita dell’universo da parte dell’uomo della strada.

Innumerevoli sono stati i contributi di Hubble alla ricerca e alla rinnovata passione generale per l’esplorazione spaziale, tra cui val la pena citare l’individuazione di buchi neri super-massivi al centro delle galassie, le forme meravigliose e sconcertanti delle supernove (stelle esplose in una nuvola di gas che si estende per svariati anni luce), la scoperta della prima molecola organica nell’atmosfera di un pianeta in orbita intorno a una stella diversa dal Sole, la relativamente comune presenza di sistemi solari in formazione nella Via Lattea, la luce emessa dalle proto-galassie quando l’universo era aveva un’età di meno di un miliardo di anni.

Con la sua capacità di osservare gli oggetti cosmici con una definizione 10 volte superiore a quella dei più potenti telescopi terrestri, quella vera e propria macchina del tempo che è Hubble ha permesso di stimare con una certa precisione l’età del cosmo , ora fissata in 13,7 miliardi di anni, e di confermare il fatto che esso si espande con una velocità in continua accelerazione. Secondo la teoria più accreditata tale accelerazione sarebbe la conseguenza della misteriosa forza nota come energia oscura , ignota negli elementi costituenti ma data come occupante i tre quarti dell’intero universo come contro-bilanciamento della spinta implosiva della forza di gravità. Sempre che, ben inteso, in realtà l’universo non si fondi su principi fisici non-newtoniani come una crescente fetta di ricercatori sostiene.

Questo è altri interrogativi sono stati a ogni modo sollevati proprio grazie alle meraviglie tecnologiche di Hubble, a cui la missione della prossima settimana aggiungerà nuovi sofisticati strumenti capaci di renderlo ancora più potente ed estenderne l’attività sino al 2014 . Hubble riceverà un pezzo di tecnologia derivato direttamente dal suo successore, il James Webb Space Telescope , a cui se la missione andrà bene si affiancherà continuando a scattare istantanee mozzafiato di quasar, nane brune, nebulose e pulsar (il JWST usa telecamere a infrarossi mentre Hubble può operare nello spettro della luce visibile).

Pensionati Hubble e Shuttle, a ogni modo, la NASA proseguirà l’esplorazione dello spazio con il suo progetto Constellation , che prevede una sorta di ritorno al passato con l’adozione della capsula “riciclabile” Orion, simile a quella delle missioni Apollo, sparata in orbita sul razzo-vettore di nuova concezione Ares. I piani parlano dell’introduzione del nuovo mezzo di trasporto entro il 2014/2015, e giusto per essere sicuri che i cervelloni del JPL non facciano danni o, più semplicemente, non seguano una strada sbagliata nel rinnovare il programma spaziale la Casa Bianca ha avviato una revisione delle attività dell’agenzia da presentare direttamente al presidente Obama. Dopotutto si parla di un possibile incremento di 2 miliardi di dollari sui 18,69 miliardi scarsi già previsti per il budget 2009-2010, se va bene ci scappa anche un nuovo set di ceramiche per le poco ospitali e scomode toilet spaziali .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
12 mag 2009
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