Windows 7 nascerà col fiocco rosso

Windows 7 nascerà col fiocco rosso

E' ufficiale: Microsoft ha finalmente annunciato che, salvo gravi imprevisti, Seven raggiungerà il mercato in tempo per le festività natalizie. Lo stesso non sarà per Office 2010, ancora in piena fase di testing privato
E' ufficiale: Microsoft ha finalmente annunciato che, salvo gravi imprevisti, Seven raggiungerà il mercato in tempo per le festività natalizie. Lo stesso non sarà per Office 2010, ancora in piena fase di testing privato

Windows 7 è sulla giusta strada per essere disponibile per le festività natalizie. Così ha esordito Bill Veghte, dirigente Microsoft, nel corso della conferenza TechEd di Los Angeles. Dichiarazione peraltro confermata da un comunicato stampa dove, con meno giri di parole, l’azienda di Redmond afferma che i suoi prossimi sistemi operativi – Windows 7 e Windows Server 2008 R2 – debutteranno sul mercato in tempo per il Natale .

Finalmente Microsoft ha dunque deciso di sbilanciarsi e abbandonare l’ormai trita dichiarazione “Seven verrà rilasciato entro tre anni dal lancio di Vista”. Del resto, con una release candidate (RC) rilasciata a fine aprile, c’erano ormai davvero pochi dubbi sul fatto che Windows 7 giungesse sul mercato entro la fine dell’anno.

Se Microsoft volesse davvero stringere i tempi, accelerando il testing dell’attuale – e unica, salvo imprevisti – RC, c’è chi sostiene che Windows 7 potrebbe arrivare sul mercato già per settembre . Ma come sottolineato in questo post da Steven Sinofsky, ai vertici del Windows e Windows Live Engineering Group, Microsoft non sembra affatto intenzionata a fare le cose di corsa . “Molti vorrebbero metterci fretta, ma il nostro focus rimane un’uscita di alta qualità”, ha affermato il dirigente.

Per la verità BigM ha addosso il fiato dei produttori di PC , gli stessi a cui Microsoft aveva “già fatto lo sgambetto” nel 2006, quando per diversi contrattempi fu costretta a lanciare Windows Vista dopo le festività natalizie. In questo periodo dell’anno due soli mesi di ritardo possono fare una differenza enorme per la filiera del PC, e causare perdite di fatturato difficilmente recuperabili. Come si può dunque immaginare, l’industria del PC si aspetta che quest’anno Microsoft “non sgarri”: sotto il prossimo albero di Natale ci dev’essere anche Windows 7.

Secondo Roger Kay, presidente della società di analisi Endpoint Technologies , la curva di adozione di Seven sarà la più ripida mai registrata da una versione di Windows dopo il lancio di 95.

A questo punto la data di lancio più probabile di W7 si può collocare tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, in linea con quanto per altro rivelato a inizio mese da Acer, che ha annunciato l’introduzione del suo primo PC basato su Windows 7 per il 23 ottobre.

Microsoft ha annunciato che diverse aziende di grandi dimensioni, quali il gigante dei prodotti alimentari Del Monte, hanno già pianificato la migrazione a Windows 7 non appena sarà disponibile la Release to Manufacturing (RTM). Generalmente le medie e grandi aziende attendono il rilascio del primo o del secondo service pack prima di abbracciare una nuova versione di Windows, ma Veghte sostiene che Windows 7 “ha già dato ampia dimostrazione di essere un prodotto stabile e capace di migliorare Vista senza per questo generare grossi strappi con il passato”.

Per agevolare la migrazione al nuovo Windows, il big di Redmond ha già messo a disposizione una versione preliminare del Windows 7 Upgrade Advisor , strumento che permette di verificare se il proprio PC è pronto per accogliere Windows 7.

Sebbene il recente rilascio della versione RC significhi che lo sviluppo di Windows 7 è praticamente completo, ci sono diversi aspetti su cui Microsoft sta ancora lavorando : tra questi il supporto multilingua, un nuovo sito web e vari kit di supporto, tra i quali l’appena citato Windows 7 Upgrade Advisor (attualmente ancora in beta testing).

Un altro elemento ancora oggetto di test è il sistema di aggiornamento automatico del software: proprio negli scorsi giorni Microsoft ha pianificato la distribuzione di alcuni update fasulli (privi di contenuto utile) il cui unico scopo – secondo questo post – “è verificare la capacità (di Microsoft, NdR) di distribuire e gestire aggiornamenti di Windows 7 in certi scenari reali”. Durante il TechEd, tra le presentazioni più interessanti relative a Windows 7 c’è stata quella di AppLocker , una funzionalità che fino ad oggi non era mai stata mostrata in pubblico.

Betanews descrive AppLocker come una sorta di firewall a livello del kernel capace di bloccare l’esecuzione di qualsiasi programma che non faccia parte di Windows. Naturalmente gli amministratori potranno creare eccezioni a questa regola generale per consentire l’esecuzione di determinate applicazioni. Grazie all’utilizzo di un filtro basato su metadati, AppLocker potrà continuare a far girare un’applicazione persino dopo che questa è stata aggiornata : questa caratteristica, secondo Microsoft, risolve una delle più grandi limitazioni presenti nella Software Restriction Policy (SRP) di Windows Vista.

Mentre SRP consente di bloccare le applicazioni solo per nome del file e hash, AppLocker introduce anche l’attributo publisher , estrapolato automaticamente da un’applicazione: ad esempio, un amministratore può dare in pasto ad AppLocker un programma creato da PincoPallo Inc. e istruirlo per attivare in automatico tutte le applicazioni sviluppate dallo stesso publisher. Un semplice controllo a slide consente poi di stabilire se si desidera attivare/bloccare solo la corrente versione di un software o anche quelle successive.

Un video dimostrativo di AppLocker è disponibile qui per il download.

I 64 bit diventano mainstream
Windows 7 sarà disponibile nelle edizioni Starter, Home Basic, Home Premium, Professional, Enterprise e Ultimate. Stando a Microsoft, il 75% delle installazioni di Seven saranno effettuate dagli OEM e – nota di particolare interesse – la maggioranza di queste sarà a 64 bit .

Se i pronostici di BigM si riveleranno azzeccati, W7 sarà dunque la prima versione desktop di Windows le cui implementazioni a 64 bit supereranno per numero quelle a 32, abbattendo così anche nel mondo consumer il limite dei 4 GB di RAM gestibili dal sistema operativo. Secondo i requisiti minimi pubblicati recentemente da Microsoft, però, le versioni x64 di Seven saranno poco adatte per l’attuale generazione di netbook : queste necessitano infatti di almeno 2 GB di RAM, contro il gigabyte richiesto dalle versioni a 32 bit.

Come si è detto, Windows Server 2008 Release 2 (R2) seguirà fedelmente le orme della controparte desktop, inclusa la data di lancio sul mercato. Questo sistema operativo condivide lo stesso codice di W7 e, come sta succedendo tra Vista e Windows Server 2008, anche tutti i futuri service pack.

Office 2010 Preview
Windows 7 non è stato l’unico protagonista del TechEd. Durante la conferenza Microsoft è tornata a parlare anche di Office 2010, annunciando che la prima Technical Preview della futura suite per l’ufficio verrà rilasciata nel corso di luglio. Tale release sarà inizialmente distribuita ad un selezionato numero di tester, sia nella tradizionale versione a 32 bit che nella nuova versione a 64 bit.

Office 2010 potrà girare su tre differenti generazioni di Windows – XP SP3, Vista e Seven – e sarà la prima edizione della suite ad essere accompagnata da versioni web-based delle sue principali applicazioni: Word, Excel, PowerPoint e OneNote.

Il rilascio della versione finale di Office 2010 rimane fissato per il prossimo anno, e dunque “mancherà” – salvo sorprese – il lancio di Windows 7.

Per altre informazioni su Office 2010 si rimanda a questo recente approfondimento .

Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
13 mag 2009
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