Il Senato ha confermato il parere espresso ieri dalla Camera bassa: la dottrina Sarkozy diventerà legge, le disconnessioni si abbatteranno sul diritto dei cittadini francesi ad esprimersi e ad informarsi con la mediazione della rete.
I senatori si sono espressi in larga maggioranza a favore dell’approvazione del testo della loi Création et Internet : 189 voti a favore, 14 contrari, 109 astenuti, nessun emendamento al testo. L’industria dei contenuti batterà le reti P2P alla ricerca da indirizzi IP da consegnare ai provider per l’identificazione e la consegna di missive deterrenti, l’alta autorità indipendente, Hadopi, dissuaderà i cittadini della rete francesi dalla violazione del diritto d’autore brandendo le disconnessioni.
Mentre la Commission Nationale de l’Informatique et de la Liberté (CNIL) rumoreggia contro il monitoraggio estensivo degli utenti, mentre il corrispettivo locale della SIAE invoca tasse che possano ricadere sui fornitori di connettività che garantiscono ai cittadini lo strumento con cui commettere le violazioni, c’è chi si sta mobilitando. Il gruppo dei socialisti che si è opposto all’approvazione della legge ha promesso che il testo verrà sottoposto al vaglio del Consiglio Costituzionale, l’eurodeputato Guy Bono ha promesso di portare testo della legge di fronte alle autorità europee. Le disposizioni contenute nella legge rischiano di collidere con il dettato della Costituzione, rischiano di comprimere diritti fondamentali, negando al cittadino la riservatezza, il diritto a un giusto processo, la possibilità di manifestare il proprio pensiero online, qualora la fornitura di connettività gli venisse tagliata dall’autorità indipendente.
Si tratta di istanze supportate dallo stesso Parlamento Europeo, che nei giorni scorsi ha fatto arenare il percorso del Pacchetto Telecom pur di dimostrare il proprio sostegno all’ emendamento 138 , disposizione che dovrebbe garantire ai cittadini che la connettività possa essere tagliata solo da un ordine dell’autorità giudiziaria. Ma non tutta l’Europa sembra concordare. Ad essersi espressa riguardo alla dottrina Sarkozy è anche il Commissario Reding, secondo la quale l’emendamento 138 non entrerebbe in contrasto con il testo della legge francese. “Se ci sono dei problemi tra Hadopi e le legislazione francese – ha aggiunto Reding – spetta alla giustizia francese stabilirlo”. ( G.B. )