Con un pizzico d’anticipo rispetto ai tempi, proviamo ad immaginare cosa ci racconteranno Philip Schiller e gli altri uomini di Apple durante il keynote di apertura della Worldwide Developers Conference 2009 , fissato per il prossimo 8 giugno prossimo.
Sicuramente si parlerà di Snow Leopard e di iPhone OS 3.0 , visto che sono gli argomenti già annunciati della conferenza, ma questo non impedirà alla Mela di presentare anche altre novità, come accadde lo scorso anno con la presentazione dell’iPhone 3G.
Del nuovo firmware per iPhone penso non ci sia molto da aggiungere rispetto a quanto già sappiamo: l’iPhone OS 3.0 è già stato oggetto di un evento a sé, e la scorsa settimana Apple ha iniziato a revisionare le applicazioni per il firmware 3.0, segno che non ci saranno altri grossi cambiamenti rispetto a quanto è già tra le mani degli sviluppatori (sia per quanto riguarda l’SDK che le versioni beta del firmware stesso). C’è solo da capire se il nuovo firmware verrà rilasciato contestualmente alla WWDC o bisognerà attendere qualche ulteriore settimana.
Di Snow Leopard, invece, a mio avviso si sa ancora molto poco, troppo poco. Se si esclude la presentazione frettolosa fatta durante la WWDC dello scorso anno, e le informazioni “di rito” pubblicizzate sul sito Apple, l’utente medio (quello a cui dovrebbe essere indirizzato il nuovo sistema) non ha ancora assistito a nessuna presentazione ufficiale. Forse mi sbaglierò, ma tutta questa segretezza potrebbe nascondere delle novità inattese.
In realtà qualcuno potrebbe obiettare che non c’è alcun mistero da svelare, ma semplicemente ci sono poche novità “esteriori”, quindi all’utente medio non è stato rivolto alcun messaggio esplicito: le vere novità di Snow Leopard starebbero dunque tutte “sotto il cofano” e sarebbero relative ad una forte ottimizzazione del codice (anche in veste 64 bit) e all’introduzione di Grand Central e OpenCL . Per chi ancora non lo sapesse, Grand Central è una tecnologia relativa alla gestione a livello di sistema della tecnologia multicore, mentre OpenCL è il nuovo standard aperto proposto da Apple e altri produttori (e approvato in tempi da record) che consentirà di sfruttare la potenza delle GPU anche per compiti non strettamente legati alla gestione delle immagini.
L’insieme di queste due tecnologie, unite all’ottimizzazione di cui abbiamo parlato sopra, dovrebbero dare come risultato un sistema operativo molto più snello e performante: non si tratta certo di novità da poco, ma sarà davvero tutto qui il nuovo sistema operativo di Apple? E soprattutto, quando verrà rilasciato?
Bertrand Serlet, responsabile del Software Engineering di Apple, ha dichiarato che nel corso della WWDC verrà consegnata la versione finale della Developer Preview del nuovo sistema. Anche se le API sono già state “congelate”, non è detto che questa preview finale non contenga qualche altra novità di rilievo, oppure che altre novità verranno inserite poi nella versione definitiva, visto che questa è riservata agli sviluppatori e al loro lavoro.
Qualsiasi cosa accadrà, sicuramente la WWDC dovrebbe togliere molti dubbi sulla prossima release di Mac OS X e mostrarne le potenzialità all’opera con una presentazione ufficiale. La speranza è che la data di rilascio venga fissata nel corso del 2009, magari nell’autunno, periodo che appare più che plausibile e che precluderà ad un nuovo testa a testa con il nuovo sistema operativo di Microsoft, Windows 7, anch’esso previsto entro la fine dell’anno.
Abbandonando le certezze delle dichiarazioni, ed entrando nel campo delle ipotesi, possiamo immaginare che l’iPhone OS 3.0 verrà accompagnato da un nuovo modello di iPhone, anche se non è detto che la presentazione coincida con la sua immediata disponibilità: le notizie che si hanno al momento non consentono di fare ipotesi attendibili sulla data ufficiale in cui la nuova versione farà il suo ingresso sul mercato.
L’ultima possibilità, sebbene molto vaga, è che Apple voglia dare qualche notizia su un eventuale nuovo prodotto, il famoso netbook (o similare) che in molti stanno attendendo. La sua presentazione sarebbe legata, con tutta probabilità, a funzioni ancora non svelate dei sistemi operativi di cui abbiamo parlato sopra, ma in tal caso è praticamente certo che l’eventuale disponibilità verrebbe garantita molto più in là nel tempo.
Se Apple dovesse presentare del nuovo hardware lo farebbe solo per stuzzicare la curiosità e attirare verso di sé l’attenzione dei media, il che potrebbe anche essere una buona mossa di marketing in questo periodo particolare di crisi economica mondiale. Non dimentichiamo però che dopo la WWDC, salvo sorprese, è previsto il rientro di Jobs nel suo ruolo di CEO, ed è probabile che la presentazione di nuovi prodotti sia lasciata a lui, soprattutto se questi nascono da sue idee. L’appuntamento con l’iTablet (nome di fantasia) potrebbe quindi essere rimandato più in là nel tempo, magari a settembre, questo considerando che Apple da un po’ di anni a questa parte è solita organizzare eventi in quel periodo, e che per quei mesi potrebbe anche arrivare Snow Leopard.
Domenico Galimberti
Blog Puce72