Apple aggiorna l'iMac, demolisce i prezzi

Apple aggiorna l'iMac, demolisce i prezzi

Apple introduce alcuni nuovi modelli di iMac con processori e memoria più veloce e, con l'occasione, sforbicia ampiamente i prezzi dei suoi computer desktop
Apple introduce alcuni nuovi modelli di iMac con processori e memoria più veloce e, con l'occasione, sforbicia ampiamente i prezzi dei suoi computer desktop


Roma – Com’era prevedibile, oltre che annunciato da più parti, Apple ha presentato nei giorni scorsi la nuova linea di iMac. Com’era già successo alla presentazione dei nuovi PowerMac, le novità introdotte non sembrano eclatanti sebbene in questo caso ci sia stato un consistente taglio dei prezzi che hanno interessato anche gli eMac.

La nuova linea di iMac presenta fondamentalmente due modelli: il primo con schermo TFT da 15″ e processore G4 da 800 MHz, e il secondo con schermo TFT da 17″ panoramico e G4 da 1 GHz, disponibile su AppleStore in due configurazioni diversamente accessoriate. Dalle caratteristiche tecniche si direbbe che il modello più piccolo sia sostanzialmente lo stesso della serie precedente, anche se provvisto di un processore più veloce e un hard disk più capiente. Il modello da 17″ invece presenta una scheda madre rinnovata che gli permette di avere a disposizione memoria DDR266 (più veloce della SDRAM PC133 utilizzata sulla serie precedente), Airport Extreme, Bluetooth e uscita SuperVideo: da questi dati si deduce che questa nuova scheda sia la stessa, o una strettissima parente, di quella utilizzata per i nuovi PowerBook G4 con schermo da 12″.

Restano identiche tutte le altre caratteristiche, quindi su tutte le versioni si trovano cinque porte USB, due FireWire, modem interno, scheda ethernet 10/100. Anche le schede video rimangono immutate sull’iMac da 15″ (GeForce2 MX con 32 MB di RAM), mentre sul modello da 17″ si ritrovano sempre la GeForce4 MX, ma con 64MB di RAM invece di 32. Per quanto riguarda le unità ottiche, nell’iMac più piccolo è posto un classico combo DVD/CD-RW, mentre nelle versioni da 17″ l’unità Superdrive che permette di masterizzare anche i DVD.

Ma veniamo ai prezzi (tutti comprensivi dell’IVA): entrambi i modelli, pur offrendo qualcosa in più rispetto a prima, costano quasi 400 euro in meno (1.550 euro per l’iMac combo 15″ e 2.250 per quello con il Superdrive da 17″). Solo il modello top costa qualcosa in più, ma ha una configurazione decisamente superiore rispetto alla versione precedente: oltre alle migliorie già evidenziate sopra, ci ritroviamo con ben 1 GB di memoria RAM DDR (invece di 256 MB PC133) e Airpot Extreme inclusa. Il merito di questo calo di prezzi è da attribuire all’effetto dell’euro forte, e alla volontà di Apple di penetrare con maggiore decisione nel mercato europeo sfruttando la ripresa delle vendite già in atto: negli USA i prezzi non hanno infatti subito gli stessi tagli.

Con i forti sconti che hanno interessato gli iMac era inevitabile che Apple ritoccasse verso il basso anche i prezzi degli eMac: il modello base con lettore DVD e masterizzatore combinato scende di 250 Euro, arrivando a poco meno di 1.200 euro, mentre il modello con Superdrive scende addirittura di quasi 500 euro. Ora con soli 1.560 euro si può acquistare un sistema completo per la creazione di DVD video, comprensivo di tutto il software necessario (iMovie e iDVD prima di tutto, ma anche iTunes e iPhoto) e dotato di un monitor piatto da 17″ che permette di lavorare con grande comodità.

Con quest’ultima presentazione, Apple non solo ha concluso (nel giro di un mese) il rinnovamento della sua linea di prodotti, ma ha anche deciso di proporsi sul mercato con un atteggiamento e una politica di prezzi più aggressiva, soprattutto sul mercato europeo. L’unico prodotto assolutamente intoccato è l’iPod, anche se la presentazione di un nuovo mini-HD da 40 GB della Toshiba lascia presagire che le novità non tarderanno ad arrivare. Non è nemmeno escluso che anche il Powerbook Titanium 15″ possa entro breve essere protagonista di un upgrade che lo allinei (a livello di scheda madre) agli altri PowerBook introdotti il mese scorso.

Domenico Galimberti

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Pubblicato il 7 feb 2003
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