T-Mobile, breccia o minaccia?

T-Mobile, breccia o minaccia?

I dati confidenziali dell'operatore di telefonia mobile sarebbero finiti nelle mani di ignoti cracker disposti a vendersi al miglior offerente. T-Mobile non conferma, ma assicura che un'indagine è in corso
I dati confidenziali dell'operatore di telefonia mobile sarebbero finiti nelle mani di ignoti cracker disposti a vendersi al miglior offerente. T-Mobile non conferma, ma assicura che un'indagine è in corso

Se fosse vero, si tratterebbe di uno dei più grossi incidenti di questo genere: secondo quanto sostenuto da ignoti cracker in vena di affari, il network interno dell’operatore T-Mobile sarebbe stato compromesso esponendo un numero non meglio specificato di informazioni riservate di ogni genere. Tale miniera di informazioni starebbe ora per essere venduta al miglior offerente dopo i primi, infruttuosi tentativi di chiedere un vero e proprio riscatto alla diretta interessata.

La potenziale notizia-bomba è emersa sulla board Full Disclosure / Insecure.org , dove sabato scorso l’ignoto gruppo o singolo di cui sopra ha comunicato di avere a disposizione il prezioso bottino di dati: “abbiamo ogni cosa – recita il messaggio su Full Disclosure – i loro database, i documenti confidenziali, script e programmi presi dai loro server, documenti finanziari sino al 2009″.

“Abbiamo già contattato i concorrenti di T-Mobile – continuano gli ignoti cyber-criminali – ma questi non hanno mostrato interesse nell’acquistare i dati (probabilmente perché le mail sono arrivate alle persone sbagliate) perciò ora li stiamo proponendo al miglior offerente”. A seguire del minaccioso ricatto viene allegato un “blob” di informazioni apparentemente estratto da un database di formato ignoto con nomi di aziende, indirizzi IP, server, applicazioni usate e quant’altro.

T-mobile, che secondo i dati riportati dai cyber-criminali gestirebbe “268 milioni di potenziali clienti”, non conferma al momento la veridicità delle affermazioni incluse nel cyber-ricatto ma nondimeno dice di voler prendere la questione piuttosto sul serio : “La protezione dei dati dei nostri consumatori, e la sicurezza dei nostri sistemi, sono un bene inestimabile per T-Mobile”, recita il comunicato diffuso dalla società, che dice di stare “investigando pienamente sulla questione”. Se ci saranno le prove di una breccia, continua il comunicato, i soggetti coinvolti verranno informati sull’accaduto quanto prima possibile.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 giu 2009
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