Condannato a 11 anni l’hacker telefonico, phreaker , che aveva mobilitato una squadra SWAT fingendo un’emergenza.
Matthew Weigman, un ragazzo cieco di 19 anni conosciuto come “Little Hacker”, faceva parte di un gruppo di hacker collegati a più di 60 finte chiamate al 911: craccavano la rete telefonica facendo in modo che le forze dell’ordine irrompessero in casa delle loro vittime (capi ufficio, padroni di casa, familiari e amici) fucili spianati e massima allerta, terrorizzandoli. Oltretutto ogni singola uscita delle forze speciali può costare decine di migliaia di dollari, per non parlare degli evidenti rischi derivanti dal mettere civili impauriti di fronte alla squadra in assetto da guerra.
Il gruppo, inoltre, secondo quanto riportato dal Dipartimento di Giustizia, avrebbe tagliato numerose linee telefoniche, spiato conversazioni e scambiato con altri cracker telefonici password e informazioni estorte ad ignari utenti o impiegati delle telco.
La maggior parte dei membri del gruppo era già stata condannata , ma Wigman ha avuto la pena maggiore: arrestato nel maggio 2008, aveva anche minacciato l’investigatore che stava imbastendo il caso contro di lui, presentandosi a casa sua con il fratello ed un altro phreaker. ( C.T. )