Corsair, nuovi SSD estremi

Corsair, nuovi SSD estremi

Il produttore americano ha lanciato nuovi modelli di dischi a stato solido che spingono le performance verso l'alto e adottano un controller con firmware aggiornabile
Il produttore americano ha lanciato nuovi modelli di dischi a stato solido che spingono le performance verso l'alto e adottano un controller con firmware aggiornabile

Il noto produttore di memorie Corsair ha aggiunto alla sua linea di SSD hi-end, l’ Extreme , composta da alcuni nuovi modelli SATA II ad elevate performance: l’X32, l’X64 e l’X128, dove la cifra corrisponde alla capacità in gigabyte. I nuovi drive sono in grado di fornire velocità sequenziali pari a 240 MB/s in lettura e a 170 MB/s in scrittura.

Corsair afferma di aver realizzato i propri dischi a stato solido utilizzando un nuovo controller Indilinx Barefoot e memorie flash NAND di tipo MLC (Multi-Level Cell) prodotte da Samsung.

“La combinazione tra controller Indilinx Barefoot, memoria flash Samsung e cache on-board da 64 MB garantisce prestazioni fluide e reattive ed elimina i colli di bottiglia tipici dei dischi rigidi meccanici tradizionali”, ha dichiarato Jim Carlton, vicepresidente del reparto marketing di Corsair. “Le nuove unità SSD della serie Extreme sono ottime come unità primarie nei sistemi desktop e notebook, ma sono anche ideali per le configurazioni RAID 0 nei desktop ad alte prestazioni per chi è alla ricerca di prestazioni estreme”.

Corsair sottolinea come il firmware di tutte le sue unità Extreme può essere aggiornato dall’utente e arricchirsi di nuove funzioni, quali ad esempio il comando TRIM supportato da Windows 7 e altri sistemi operativi.

Nei dischi a stato solido il controller e il relativo firmware rivestono un’importanza cruciale nell’ottenere il massimo delle performance e della longevità: grazie a sofisticati algoritmi i controller hanno il compito di ottimizzare i processi di lettura e scrittura e implementare la funzione wear levelling , la quale impedisce che i dati vengano scritti sempre nelle stesse celle di memoria (riducendone rapidamente la vita utile).

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Pubblicato il
17 lug 2009
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