USA, autore pirata se stesso

USA, autore pirata se stesso

E' più semplice che digitalizzare l'intero volume. Per gli scrittori, dice, è la strada da seguire
E' più semplice che digitalizzare l'intero volume. Per gli scrittori, dice, è la strada da seguire

Michael Stackpole , noto scrittore sci-fi statunitense, ha ammesso aver autopiratato una sua opera poiché, necessitando di una copia digitalizzata, aveva deciso che fosse più rapido scaricare direttamente un file piuttosto che perdere tempo a sottoporre il libro allo scanner.

Nel fare questa confessione Stackpole ha anche espresso il suo pensiero circa la pirateria online: “Quelli che scaricano i torrent dei miei libri non li comprerebbero mai – ha spiegato l’autore – non mi stanno rubando nulla”.

Stackpole è convinto che gli scrittori debbano adeguarsi, modellando il proprio lavoro sui nuovi sistemi di comunicazione che stanno progressivamente avvicinando produttori e consumatori, eliminando faticosamente gli ostacoli che vi si frappongono. La soluzione, secondo lui, sta nella pubblicazione delle opere direttamente sulla Rete .

A conferma delle sue convinzioni è intervenuto in un seminario tenutosi a Columbus (Ohio) intitolato Writing in the post-paper era , ricordando di essere stato il primo autore a scrivere opere distribuibili attraverso l’App Store per iPhone. (G.P.)

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Pubblicato il
17 lug 2009
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