Mentre l’ambasciata statunitense a Londra continua ad essere la meta di molti oppositori alla sua estradizione, la salute di Gary McKinnon, probabilmente il responsabile della più grande violazione di apparati telematici militari della storia, sarebbe in declino : almeno secondo quanto dichiarato dal patrigno.
Nei giorni scorsi McKinnon avrebbe avuto un crollo psicologico e secondo uno degli esperti che stanno analizzando il suo caso si starebbe distaccando da se stesso . Sempre stando a quanto riferito dai genitori, McKinnon avrebbe tagliato i contatti con il mondo esterno e mal sopporterebbe la presenza di estranei.
L’hacker di origini scozzesi, già affetto dalla sindrome di Asperger, è in procinto di essere estradato negli USA per rispondere ad un tribunale locale della sua introduzione abusiva, avvenuta tra il 2001 e il 2002, in 97 computer appartenenti a vari enti governativi, oltre che di un danno economico stimato pari a 800mila dollari.
Le sue condizioni di salute potrebbero tuttavia costituire il punto cruciale della sua vicenda: se dovesse venire confermata la sua precaria situazione psicologica il Parlamento britannico o una corte di Sua Maestà potrebbe fermare l’estradizione. In quel caso l’hacker riuscirebbe a scampare alla giustizia statunitense, al prezzo però della sua salute.
Giorgio Pontico