Il sito di musica in streaming di Telecom è attivo da un mese ma già sembrano nascere i primi problemi.
L’azienda italiana, infatti, ha da poco deciso di mettere a disposizione un player musicale, Next Music , fornito da Grooveshark , che permetta agli utenti l’ascolto di milioni di brani online e la creazione di playlist personali. I rappresentanti italiani delle major, però, stanno già alzando la voce.
Universal ha già fatto sapere di non avere autorizzato alcun uso del suo repertorio da parte di Telecom Italia. Dello stesso avviso è anche EMI, altra etichetta discografica che, tramite il dirigente Marco Alboni, ha confermato che gli artisti coinvolti sarebbero fortemente danneggiati e i consumatori verrebbero fuorviati.
La nuova piattaforma Telecom sarebbe, inoltre, già finita anche nel mirino della Federazione Industria Musicale Italiana. Il presidente Enzo Mazza ha fatto sapere di aver intimato due mesi fa a Telecom di controllare le effettive condizioni di licenza e di aver ricordato all’azienda italiana che la sola licenza ottenuta eventualmente dalla SIAE non sarebbe sufficiente per la legittima diffusione del servizio. SIAE si limita a rappresentare gli autori ed editori, SCF tutela i diritti dei discografici e degli artisti.
L’iniziativa di Telecom è inserita in Next Open Innovation , il portale dell’innovazione lanciato un anno fa dall’incumbent.
Federica Ricca