Portali che spargono dialer

Portali che spargono dialer

Un lettore se la prende con i siti di grande nome, spesso richiamo per chi di rete se ne intende poco, che si fanno veicolo per dialer di qualsiasi genere
Un lettore se la prende con i siti di grande nome, spesso richiamo per chi di rete se ne intende poco, che si fanno veicolo per dialer di qualsiasi genere


Roma – Spettabile redazione di Punto Informatico, scrivo questa mail per segnalare un fatto che di per sé costituisce la norma ma, considerato il vettore, risulta abbastanza increscioso.

Sto scrivendo dal PC sito nel mio luogo di lavoro; tale computer è stato installato di recente e subito si è fatto avanti un collega utente-utonto che millanta profonde conoscenze informatiche, tali che in pochi giorni il presente PC risultava impestato da dialer di varia natura .
Fortunatamente questo computer è connesso in LAN al server dell’azienda per cui non si corre alcun pericolo, ma se fossimo connessi ad Internet via modem analogico non oso pensare alle conseguenze (Proprio tre giorni fa una mia amica mi ha confidato di aver ricevuto un avviso da Telecom che la informava circa la presenza in bolletta di un addebito di ottanta euro, causato da quattro chiamate di 10 secondi cadauna verso numeri 706 o simili).

Ritornando al discorso sugli utenti-utonti, essendo il sottoscritto colui che nel mio settore ha la maggior competenza informatica e rivestendo il ruolo di colui che viene interpellato da chi non sa nemmeno spostare la freccia del mouse, ho immaginato che in caso di problemi causati dal suddetto utonto potrei facilmente venir incolpato per eventuali malfunzionamenti del computer (che a pochi giorni dalla messa in opera risultava già avere il CD-ROM fuori uso).
Per tutelare quindi me stesso da eventuali questioni ho iniziato a mettere in moto una impressionante serie di restrizioni, ovvero blocco totale dei download, black-list di siti pornografici e di natura godereccia, blocco di modifiche al desktop e così via, certo di dover prima o poi fare i conti con i colleghi-utonti che durante il turno di notte vagano nell’esplorazione di siti pornografici e simili.

Questo messaggio vuol far notare l’esistenza di un paio di link, facilmente raggiungibili attraverso un portale tra i più frequentati in assoluto: HOTMAIL/MSN.
Poco fa raggiungevo Hotmail per inviare un messaggio ad un’altra mailbox in uso dal sottoscritto e scopro l’esistenza di un banner che riconduce al sito http://supercam.atuxtu.com, all’apertura del quale fanno la loro comparsa tante belle donnine in abiti discinti ed in bella evidenza un link che invita all’accesso al sito.
Cliccando sul link si apre una pagina dove a caratteri cubitali si viene invitati a premere sul pulsante APRI. Immediatamente interviene la restrizione sul download da me attivata e scopro che stava per essere scaricato sul PC un famigerato dialer (bellissime.exe) che proprio due giorni fa ho dovuto rimuovere a forza dal PC da cui sto scrivendo.

Situazione analoga con un altro banner, sempre su Hotmail, che questa volta riconduce ad uno dei soliti siti di suonerie e messaggi http://www.tempodisms.com; anche qui la restrizione sul download ha impedito l’installazione di un altro dialer.

La cosa incresciosa è che un sito di importanza mondiale come Hotmail permetta a terzi di sfruttare la possibilità offerta dal banner per mettere in atto quelli che sembrano a tutti gli effetti raggiri telematici ai danni di utenti con poca esperienza.

Cordiali saluti.

Mauro Comiotto

Gentile Mauro
pur condividendo in toto le tue perplessità sull’uso spregiudicato dei dialer da parte dei promotori degli stessi e su certe politiche pubblicitarie, credo sia giusto sottolineare che situazioni del tutto analoghe a quella da te descritta si ritrovano in Italia su pressoché tutti i siti di “grande riferimento”, perlopiù – ma non solo – siti di provider di accesso. Anche quelli rivolti alle famiglie…

A questo proposito consiglio di rileggere un intervento di estremo interesse di Lorenzo Campani pubblicato recentemente da Punto Informatico: I dialer? Un (ricco) fenomeno, tutto italiano .

Per difendersi, l’unica strada è continuare a parlarne e la tua lettera dà a tutti noi l’occasione per farlo.

A presto, ciao! Lamberto Assenti

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Pubblicato il
3 mar 2003
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