Arpanet doveva essere un sistema di comunicazione militare a prova di bomba atomica, ma Arpanet alla fine ha dato origine alla Internet che oggi usano tutti: dalla bambina che va alle elementari al presidente in carica degli Stati Uniti. Nel tentativo di reinventare la ruota , migliorando e rafforzando tecnologie rodate ma prone a non secondari punti deboli lato sicurezza e affidabilità, il DARPA ha deciso di stanziare un congruo finanziamento per la creazione di un network “military-only” affidando il compito a nomi noti e meno noti del moderno panorama informatico e tecnologico.
Scopo ultimo del contratto da 31 milioni di dollari assegnato alla Lockheed Martin è la creazione del Military Network Protocol , un nuovo stack di tecnologie di interconnessione (presumibilmente su doppino, fibra, wireless e quant’altro) che partendo dal familiare TCP/IP della Internet di tutti “migliorerà la sicurezza, l’allocazione dinamica di banda e i livelli di priorizzazione basati su policy sia a livello individuale che di unità”.
“Nuove minacce e attacchi di rete richiedono concetti di protezione rivoluzionari” ha commentato il presidente della divisione IS&GS di Lockheed Martin John Mengucci. “Con questo progetto – ha continuato – così come con le nostre iniziative cyber Mission Maker, stiamo lavorando per migliorare la cyber-sicurezza e assicurare che i soldati possano combattere nonostante i cyber-attacchi”.
LM “svilupperà tecnologie di routing che includano un robusto meccanismo di autenticazione e abilità di auto configurazione per migliorare la sicurezza, ridurre la necessità di personale di rete specializzato e ridurre i costi globali sul ciclo vitale della gestione del network”. Visto il non facile compito con cui dovrà confrontarsi, il gigante americano approfitterà dei servigi di partner di peso che tra gli altri includono Anagran, Juniper Networks, LGS Innovations, la Stanford University e Microsoft.
Lasciando da parte la sin troppo facile ironia sul ritorno alle origini del Dipartimento della Difesa USA, dopo che il primo tentativo di realizzare un network militare si è tramutato in un “incidente di percorso” che ha regalato all’umanità il mezzo di comunicazione più rivoluzionario della sua storia, val la pena notare come l’MNT sia l’ennesimo, importante progetto di “miglioramento” delle comunicazioni telematiche messo in cantiere in questi anni.
Con il primo, il Delay-Tolerant Networking di Vint Cert da poco approdato anche sulla Stazione Spaziale Internazionale , si intende portare le suddette comunicazioni oltre i confini del pianeta Terra. Quello che l’MNT sarà destinato a essere (al di là delle intenzioni iniziali dei suoi promotori) è una questione che necessiterà ancora di tempo per essere chiarita .
Alfonso Maruccia