Seven, benedizioni e inciampi

Seven, benedizioni e inciampi

Imbarazzanti incidenti di percorso in alcune dimostrazioni del touch screen in Giappone. Abbandonato anche il progetto Griffin. Problemi nella migrazione a Vista. Ma per gli utenti italiani arriva la benedizione della Madonna del Ghisallo
Imbarazzanti incidenti di percorso in alcune dimostrazioni del touch screen in Giappone. Abbandonato anche il progetto Griffin. Problemi nella migrazione a Vista. Ma per gli utenti italiani arriva la benedizione della Madonna del Ghisallo

Problemi nelle dimostrazioni del touch screen in Giappone, guai per l’aggiornamento di sistema fornito agli studenti: travagliato il lancio di Windows 7, che rinuncia anche alla serata speciale dei Griffin. Seth MacFarlane e collaboratori avrebbero esagerato.

Guardando le immagine giunte dal Giappone, davanti agli occhi di alcuni deve essere passata la scena della schermata blu apparsa a Bill Gates nel corso della presentazione di Windows 98 . E come un incubo che si pensava ormai passato che si ripresenta: così non devono essere stati sereni a Redmond quando su Youtube sono iniziate a girare le immagini dei conduttori giapponesi traditi in diretta da Windows 7.

Per la verità nel primo video , ancorché più imbarazzante perché nel corso di una presentazione giapponese di Windows, la colpa è da attribuire interamente all’incaricato alla dimostrazione, che cerca di utilizzare il touch con le unghie. Ma anche nel corso di almeno altre due trasmissioni per un motivo o per un altro qualcosa non è andato.

Si può immaginare l’imbarazzo guardando il conduttore ticchettare speranzoso sulla schermata per una dimostrazione live del nuovo sistema operativo Microsoft. O quando un altro chiedeva l’ausilio del mouse, fiducioso che una volta aperto il programma tutto sarebbe filato liscio come l’olio. Speranze frustrate da una risata fuori campo .

I responsabili del marketing Microsoft giapponese avrebbero dovuto cercare i propri Santi in paradiso per proteggere il lancio di Seven: magari seguendo l’esempio degli uomini Microsoft italiani che, inforcate le loro biciclette, hanno consacrato il nuovo SO scalando la salita del Ghisallo (con tanto di cartellonistica e palloncini) per far benedire Windows 7 dalla Madonna protettrice dei ciclisti.

Problemi per Redmond anche sul fronte studenti : usufruendo di un favorevole sconto potevano ottenere Windows 7 a soli 29 dollari, in una versione scaricabile dal sito.

Ma sono stati presto portati all’attenzione di Microsoft i numerosi problemi occorsi nell’aggiornamento, di cui è stato dato conto in un post su uno dei blog ufficiali di Redmond.

BigM ha circoscritto i guai “a una piccola percentuale di persone”: la maggior parte degli inconvenienti sarebbero scaturiti dalla difficoltà di passaggio dalla versione 32-bit di Vista all’aggiornamento a 64-bit di Seven . Per risolvere i problemi si suggerisce di chiedere un rimborso o contattare direttamente Digital River, società responsabile dei dowload, per cercare di ottenere il SO su supporto fisso.

Un ulteriore problema sembra causare l’ interruzione del download una volta arrivato ad una certa percentuale, ma in questo caso, afferma Microsoft, “si tratterebbe di casi isolati spesso causati dal provider Internet dell’utente o dall’installazione di software di parti terze”. E l’unica soluzione sarebbe ricominciare da capo.

Gli inconvenienti non sarebbero limitati solo alle versioni per studenti, ma sarebbero generati dalla migrazione da Vista a Windows 7: per alcuni causerebbe un loop di riavvii, per altri il codice di autenticazione sarebbe erroneamente considerato invalido.

Non sarà la Famiglia Griffin , infine, a offrire nuovo lustro al neonato SO: Microsoft ha fatto un passo indietro sulla scelta di sponsorizzare uno special del caustico cartone animato.

Eppure, si legge , gli autori erano riusciti ad inserire la pubblicità Windows: ma il tutto condito da “battute anche su non udenti, olocausto, igiene femminile e incesto”. Riferimenti (per altro non imprevisti per l’audience della famiglia Griffin) che non devono essere piaciuti a Redmond, che ha fermato tutto sul nascere, “non volendo più associare il loro brand a certi argomenti”.

Lo show potrebbe comunque andare in onda, naturalmente epurato dai riferimenti all’ex-sponsor. Magari con un sostituto.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 ott 2009
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