Nonostante i banners vengano classificati come un sistema di promozione antiquato, sono tutt’ora il sistema più utilizzato per promuoversi in Internet. Comparsi per la prima volta su Lycos nel lontano 1995, sono ormai utilizzati da qualunque Web masters per rendere noto il proprio sito in Internet.
I banners però, scontano proprio la loro popolarità con lo scarso riscontro che garantiscono in una campagna pubblicitaria basata esclusivamente su questo sistema. Sempre rimanendo nel campo Web, non c’è esperto che non enfatizzi il migliore click-through del direct mailing rispetto ai banners. I banners infatti, non riescono ad attirare l’attenzione di un numero accettabile di visitatori. Ipotizziamo di sfruttare cento milioni di impressions su diversi siti con differente target di utenza. Alla fine della campagna pubblicitaria, ci ritroveremo con due milioni di visite derivate dalla promozione e almeno un quarto di queste, diventeranno nostri utenti abituali.
Questo esempio, è per capire la grande dispersione di cui soffrono i banners. Molti visitatori neanche ci fanno più caso ed è per questo motivo, che è sempre più importante realizzare un banner in grado di catturare l’attenzione.
Prima di scoprire i trucchi da applicare per migliorare l’efficacia di un banner, vediamo innanzitutto, soprattutto per i meno esperti, le dimensioni standard di tali immagini. Fino a qualche anno fa (inizi 1998) esistevano diversi standard per i banners… con l’affermarsi del business on line, le misure delle pubblicità si è andato raffinando, raggiungendo, grosso modo, due o tre standard de facto: 468×60 pixel per i banners, 120×60 (o 110×60) per i bannerini, solitamente posti ai lati dei siti, ed infine 88×31 per i bottoni, che vengono però maggiormente utilizzati per crosspromotion gratuite tra siti Web, piuttosto che per la vendita di spazi pubblicitari. Ecco comunque tre esempi delle dimensioni appena citate:
Detto ciò, passiamo all’analisi dei trucchi da seguire per la realizzazione di una pubblicità di successo. Un banner, essendo un semplice messaggio promozionale, deve essere immediato, deve contenere un messaggio intuitivo, schietto, che induca il visitatore a cliccarci sopra. Vediamo però quali regole seguire:
< 1 > Innanzitutto è palese che il banner debba essere animato piuttosto che statico. Guarda i due esempi che seguono e ti renderai conto della differenza:
Primo esempio
Secondo esempio
< 2 > Inoltre è bene che il banner contenga pochi colori, ma ben distinti: l?importante è la chiarezza. Utilizzando poche tinte, è bene evidenziare un messaggio, semplice, schietto, che sia facile da ricordare e che invogli i navigatori a cliccarci sopra. Inoltre, questa frase deve essere inerente ai contenuti del sito pubblicizzato, in modo tale da attirare solo i visitatori che realmente possono diventare clienti o utenti abituali di quel determinato servizio. È più importante ricevere 10 visite con 5 iscrizioni, piuttosto che 20 visite con 3 sole iscrizioni (soprattutto nel caso in cui stessimo usufruendo di quelle campagne a pagamento che si basano sul click-through, ovvero alla fine della promozione vengono pagati solo i clicks). Sia dia un’occhiata ai due esempi che seguono:
Esempio sbagliato
Esempio corretto
Come puoi vedere dai due esempi sopra riportati, il banner sbagliato, si distingue per un esubero di informazioni, anche mal disposte, troppi colori ed in conclusione molta confusione.
Il secondo invece, ha una linea grafica uniforme e gradevole, riporta uno slogan semplice, che può attirare solo chi gestisce un sito Web, che è poi il target di utenza che interessa a Risorse.net. In questo secondo esempio, vediamo un altro elemento importante, il marchio del sito Internet (nella fattispecie Risorse.net). Un’altra regola da seguire è infatti:
< 3 > All’interno del banner è buona norma riportare il nome del sito (meglio il dominio, se presente) in modo da rafforzare il marchio dello stesso ed aiutare il visitatore a ricordarselo. Inoltre, è importante affiancare al nome un simbolo, un disegno, qualsiasi cosa, che sia semplice, piccola e chiara, in modo da associare quel determinato oggetto al nome del sito e migliorarne quindi la penetrabilità.
Finora abbiamo visto dei banners, che se posizionati nella parte superiore della pagina, possono arrivare al massimo, ad una percentuale di clicks del 2-3%, non di più.
Esistono però degli accorgimenti che permettono di aumentare tale risultato, arrivando a click-rate che si aggirano intorno al 8%, e quindi raddoppiare l’efficacia dei migliori banners grafici animati. E’ il caso dei banners creati a tema con Windows. Nessuno è mai riuscito a dare una motivazione del successo di tali pubblicità, forse la familiarità dell’utente con questo tipo di grafica, oppure l’inganno che alcuni di questi banners creano simulando errori interni al sistema operativo o amenità varie.
Anche Risorse.net non si è sottratto alla regola dei banners a tema con Windows. Vediamo quali pubblicazioni la redazione ha deciso di far girare all’interno di circuiti di scambio banner gratuiti , quali Bpath e Linkexchange:
Peso: 2KB, Click-rate: 2,2%
Questo banner è stato fatto ruotare sui circuiti Bpath e Linkexchange per un mese e mezzo e ha ricevuto un click-rate di circa il 2,2% che come risultato non può essere ritenuto scarso. Questo perché comunque, i circuiti di scambio banner gratuito restituiscono esiti peggiori di altri circuiti (a pagamento oppure ad server personali). Ciò è dovuto alla posizione in cui vengono inserite queste
pubblicità: molte volte i banners gratuiti sono posizionati in fondo alle pagine, magari insieme ad una sfilza di altri free networks.
Un altro banner a tema Windows che è stato fatto girare da Risorse.net in questi circuiti, ha ottenuto un click-rate leggermente più alto: il 3,4%, in un mese e mezzo di impressions.
Peso: 2KB, Click-rate: 3,4%
Banners creati a tema con Windows, aventi però strutture meglio studiate, come animazioni su menù a tendina, compilazioni di caselle input ecc., possono avere click-rate superiori, intorno al 5%, anche sui circuiti di scambio banner gratuiti. Il fatidico 8% che abbiamo citato all’inizio, si può raggiungere e superare su circuiti a pagamento o in crosspromotion con altri siti se il banner venisse visualizzato nella parte superiore dello schermo.
Negli ultimi tre mesi però, queste percentuali sono radicalmente scese , arrivando a risultati dimezzati anche con ottimi espedienti. Questo è uno dei motivi, ma non il solo, ad aver causato la crisi dell’advertising di cui si parla in questo inizio 2001.
Risorse.net contiene una vasta raccolta di banners pre confezionati, pronti per essere personalizzati per il tuo sito (oltre 60 esempi), tra i quali immagini a tema Windows, Macintosh ecc. Per visitare questa raccolta vai alla pagina www.risorse.net/banners .
Per continuare nella raccolta di dati empirici nei risultati dei banners, la redazione di Risorse.net ha fatto ruotare un altro tipo di banner, prettamente grafico, all’interno di due siti: Neuralfree e Advforce , che ringraziamo per la collaborazione.
Nel primo Web site, il banner veniva mostrato nella parte superiore della pagina, mentre nel secondo in quella inferiore. Prima di riportare i dati ottenuti, è bene prendere visione della pubblicità:
L’animazione non è niente di speciale, e infatti non ha ottenuto risultati eccezionali: un click-rate dell’1,4% su Advforce (visualizzato quindi in fondo alla pagina) e dell’1,8% su Neuralfree (nella parte superiore del documento).
Raccolti ed analizzati questi dati, abbiamo deciso di far girare un altro banner, a tema Windows, nei siti Guidainlinea e Manuali.net . Il banner lo abbiamo già visto nella seconda parte di questo articolo, eccolo comunque:
Questa pubblicità girava nella parte inferiore di entrambi i siti, quindi ben poco visibile, soprattutto su Guidainlinea, che per chi lo conoscesse, sa bene quanto si estenda in lunghezza.
I risultati, sono infatti stati abbastanza deludenti: l’1,20% su Manuali.net e lo 0,60% su Guidainlinea.
La prima evoluzione che hanno avuto i banners, è arrivata quando gli ad servers hanno permesso di gestire del testo Html, oltre alle solite immagini. Sono quindi nati banners che permettevano un minimo di interazione con l’utente, per esempio l’iscrizione ad una mailing list. Qui di seguito è presente un esempio che viene usato da Risorse.net:
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E non è tutto, i banners non si sono sottratti alla “flasharizzazione” (passateci questo termine) del Web publishing. Sono stati creati infatti, delle pubblicità di 468×60 pixel contenenti animazioni multimediali in Macromedia Flash.
Concludiamo l’articolo, riportando dei links che troverai sicuramente interessanti per trovare ottimi spunti. Sono le classifiche dei migliori banners, prese dal network internazionale Bpath ed altri circuiti (e quindi in base al click-rate) e dal sito de “Il sole 24 ore” basandosi sul premio Www, che tra le altre cose, permetteva agli utenti di votare il loro banner preferito (in questo caso non viene preso in considerazione il click-rate, ma la realizzazione prettamente grafica ed estetica della pubblicità):
<> Italia Bpath
I banners più cliccati in Italia nel circuito Bpath.
<> Sweden Bpath
I banners più cliccati in Svezia nel circuito Bpath.
<> Germany Bpath
I banners più cliccati in Germania nel circuito Bpath.
<> France Bpath
I banners più cliccati in Francia nel circuito Bpath.
<> Belgium Bpath
I banners più cliccati in Belgio nel circuito Bpath.
<> Denmark Bpath
I banners più cliccati in Danimarca nel circuito Bpath.
<> Israel Bpath
I banners più cliccati in Israele nel circuito Bpath.
<> Usa Bpath
I banners più cliccati negli Stati Uniti nel circuito Bpath.
<> Clickproject Top10
I banners più cliccati nel network gratuito Clickproject.
<> Classifica dei banners del premio Www de “Il sole 24 ore”
I banners più votati all’interno del premio Www de “Il sole 24 ore”.
Roberto
e Alessandro Abbate
Responsabili di Risorse.net ,
la comunità virtuale di Web masters e Web designers.