Caro amico ti scrivo, a soli 13 centesimi

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Agcom abbassa le tariffe degli SMS in Italia a 11 centesimi più Iva. In linea con la direttiva UE sul roaming ma ancora superiore ai 7 centesimi della media europea
Agcom abbassa le tariffe degli SMS in Italia a 11 centesimi più Iva. In linea con la direttiva UE sul roaming ma ancora superiore ai 7 centesimi della media europea

L’anno che sta arrivando porta tante novità per il settore della telefonia mobile: le tariffe per gli SMS dovranno adeguarsi a quelle previste nel Regolamento comunitario (al massimo 11 centesimi più IVA, per un totale di circa 13,2 centesimi) e, per chi ne farà richiesta, gli operatori dovranno prevedere la tariffazione al secondo, al posto di quella a blocchi di 30 secondi o di un minuto pagati in anticipo durante la telefonata.

Per gli SMS si tratta di circa 4 centesimi in meno rispetto agli attuali 15 centesimi più IVA (a meno di piani tariffari e offerte specifiche, spesso previste durante le festività natalizie o le vacanze estive): un prezzo che in controtendenza rispetto all’evoluzione della tecnologia e ai costi inferiori delle compagnie e dei gestori dei servizi era rimasto immutato dal 2000.

È stata l’Autorità garante della comunicazione a stabilire le nuove disposizioni che si adeguano al Regolamento dell’Unione Europea sul roaming. “Oggi è una giornata positiva per i consumatori italiani” ha commentato il presidente Agcom Corrado Calabrò.

Per raggiungere questo risultato di massima, adeguamento che dovrà essere messo in pratica entro il gennaio 2010, vi è stato bisogno della collaborazione di tutti gli operatori del settore, che hanno fornito all’autorità in maniera autonoma le proprie proposte e modalità attuative, differenziandosi l’una dall’altra: alcuni adegueranno i piani tariffari, altri offriranno la migrazione gratuita a nuovi piani tariffari coerenti con il regolamento europeo. L’autorità ha affermato che vigilerà sul rispetto dei principi generali di trasparenza e di tutela dell’utenza e sull’osservanza degli impegni assunti. Tuttavia l’atteggiamento collaborativo e indipendente assunto finora da TIM, Vodafone, H3G e Wind ha fatto ritenere al presidente Calabrò che sarà un’occasione per testare efficacemente la competizione del mercato.

Nell’occasione, inoltre, l’Agcom si è impegnata a controllare l’effettiva trasparenza delle condizioni di offerta dei servizi dati in mobilità (smartphone e chiavette) al fine di evitare brutte sorprese sulla bolletta dei consumatori. L’ottica è quella di una strategia di ampio respiro che incanali il settore della telefonia mobile dentro le linee guida concordate con l’Autorità.

Quando raggiunto ha accolto il plauso anche di Mr. Prezzi che parla di “rilevante risultato ottenuto da Agcom”. Delusione , invece, da parte delle associazioni dei consumatori. “Il prezzo medio effettivo nell’UE è di circa 7-8 centesimi, in Danimarca l’invio di un messaggino costa appena 3 centesimi di euro!” ha affermato in particolare Codacons , che si sta muovendo per impugnare il provvedimento davanti al TAR del Lazio. Adoc parla addirittura di “una grave gaffe di Agcom”, secondo il sindacato dei consumatori infatti “è più conveniente mandare un SMS da Roma a Helsinki che da Roma a Ostia. È assurdo. Soprattutto in considerazione del fatto che per loro (gli operatori, ndr) l’SMS è una tecnologia a costo zero.”

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
27 nov 2009
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