Gli statunitensi passano sempre più tempo online , a dimostrazione del ruolo sempre importante giocato dalla Rete nella vita pubblica e privata del cittadino. Uno studio condotto da Harris Interactive ha infatti stabilito che si passa ormai una media di 13 ore a settimana girovagando nel mare magnum di Internet.
Il sondaggio è stato effettuato tra luglio e ottobre coinvolgendo 2029 persone adulte. I più avidi consumatori di Web sarebbero quei netizen compresi nella fascia di età tra 30 e 39 anni, con 18 ore settimanali: sarebbero quindi la punta di diamante del folto gruppo di 184 milioni di utenti statunitensi , ovvero l’ottanta per cento dell’intera popolazione USA.
Tuttavia il popolo della Rete statunitense non sarebbe composto solamente da trentenni: oltre ai giovani (25-29) anche gli ultraquarantenni, entrambi con 17 ore a settimana, contribuiscono ad alzare la media nazionale, che negli ultimi 10 anni è quasi raddoppiata passando dalle 7 ore del 1999 alle 13 attuali. Tra il 2003 e il 2006 il “consumo” di Internet ammontava a circa 8-9 ore a settimana, diventate poi 11 nel 2007.
Gli analisti tengono a sottolineare che, nonostante la crescita sia sempre stata evidente, negli ultimi due anni ci sarebbe stato un picco di utilizzazione della Rete dovuto alla congiunzione di vari fattori sociali e tecnologici, che hanno contribuito a rendere Internet uno strumento quasi irrinunciabile.
La crisi economica e l’elezione di Barack Obama come Presidente degli Stati Uniti avrebbero giocato un ruolo cruciale, secondo Harris Interactive , nel tenere gli americani appiccicati ai monitor, tanto che per un certo periodo del 2008 la media statunitense si sarebbe attestata intorno alle 14 ore settimanali: segno della fiducia concessa alla Rete per soddisfare la necessità di carpire quante più informazioni possibile in momenti storici delicati.
Giorgio Pontico