Apple ha presentato presso lo United Patent & Trademark Office la richiesta di brevetto per una tecnologia che permette di condividere tra diverse periferiche i dati riguardanti la posizione geografica degli utenti visualizzandoli su una mappa: dovrebbe fare la sua comparsa insieme al prossimo modello di iPhone e secondo alcuni costituirebbe la motivazione principale per cui Google Latitude, che offre sostanzialmente lo stesso servizio, non è mai entrato nel catalogo di App Store se non come applicazione Web integrata nel browser Safari.
Il brevetto 20090326815 proteggerebbe quindi un sistema in cui la condivisione di dati dovrebbe passare da una periferica all’altra attraverso l’invio di un messaggio il cui contenuto dovrebbe far risalire alla posizione del dispositivo emittente. La geolocalizzazione dovrebbe avvenire in primis per scelta dell’utente iniziale, che attraverso un’interfaccia grafica potrebbe attivare l’opzione, dando il via alla geolocalizzazione.
Non sono trapelati dettagli più specifici ma secondo gli addetti ai lavori con questa mossa Apple potrebbe implementare già dal prossimo iPhone una funzionalità di geolocalizzazione che, visto il momento prolifico per il settore, potrebbe avvantaggiare Cupertino in un eventuale confronto con la concorrenza.
Giorgio Pontico