Nell’estate del 2005 veniva dato alle stampe il secondo album in studio di una band di Chicago chiamata OK Go . Oh No era il titolo del disco, distribuito da Capitol Records , etichetta statunitense del gruppo EMI Music . I quattro ebbero un successo strepitoso, sospinti da un video – la canzone era Here It Goes Again – che su YouTube ha ad oggi raggiunto la mirabolante cifra di quasi 50 milioni di visualizzazioni .
Agli OK Go ci sono voluti quasi cinque anni per sfornare un nuovo disco, pubblicato sempre per Capitol Records durante la scorsa settimana. Da Of The Blue Colour Of The Sky è stato prontamente estratto un nuovo video, in cui la band improvvisa una variopinta marcia sinfonica insieme alla Notre Dame Marching Band . Attualmente, il gioioso filmato ha raggiunto quota 500mila visualizzazioni, provocando qualche grattacapo alla band.
Che cosa è successo agli OK Go? Che i loro fan di YouTube abbiano deciso di abbandonarli, dopo averli portati al successo mainstream, alla fama mondiale? Un nuovo breve video è apparso, in cui il cantante Damian Kulash è sembrato più che affranto, in preda ad un piccolo delirio birresco . Gli OK Go si sono scusati con la platea di YouTube, chiedendole cosa mai possa essere andato storto.
Probabilmente, il fatto che EMI Music abbia deciso di bloccare la visualizzazione dei video in alcune zone geografiche del pianeta, nonché di impedire alla comunità del Tubo di effettuare l’embedding all’interno di blog personali e siti web, c’entra in qualche modo. Su YouTube infatti si legge: incorporamento disattivato su richiesta dell’utente. Utente nel senso di EMI, non di OK Go.
Sì, perché lo stesso Damian Kulash, in un vistoso slancio oratorio, ha successivamente scritto una lettera aperta al mondo intero riguardo la questione dell’embedding vietato dalla sua etichetta. Il cantante si è nuovamente scusato con la comunità dei fan, sottolineando come la libera condivisione dei video musicali venga sempre più ostacolata negli ultimi anni .
Kulash ha spiegato che le etichette discografiche sono in evidente difficoltà, che hanno bisogno come chiunque altro di comparsi un paio di scarpe nuove. Non bisognerebbe condannarle del tutto quindi, visto che gli stessi artisti hanno bisogno di loro per sopravvivere, per registrare nuovo materiale originale. L’embedding dei video all’interno di blog e siti non permetterebbe cioé alle case del disco di sfruttare il Tubo in termini pubblicitari.
Gli OK Go hanno comunque ricordato a tutti gli utenti quanto questi siano stati importanti per la loro carriera. E che la libertà di condividere un video musicale sia fondamentale per diffondere il verbo sonico di un artista. Ecco perché un link è stato fornito – precisamente a Vimeo.com – per permettere ai fan di incorporare il colorito filmato all’interno dei propri spazi online preferiti. I 50 milioni di visualizzazioni sembrano però decisamente lontani all’orizzonte.
OK Go – This Too Shall Pass from OK Go on Vimeo .
Mauro Vecchio