USA, il blog invecchia?

USA, il blog invecchia?

Uno studio Pew sottolinea come i classici post siano sempre meno popolari tra i netizen più giovani. Colpa dei più attraenti social network. Mentre il blogging sarebbe ormai roba per ultratrentenni
Uno studio Pew sottolinea come i classici post siano sempre meno popolari tra i netizen più giovani. Colpa dei più attraenti social network. Mentre il blogging sarebbe ormai roba per ultratrentenni

C’è un fenomeno che sembra aver fatto perdere ai netizen più giovani la voglia di diventare blogger provetti. È il social networking, esploso negli ultimi anni dopo aver catturato l’interesse di milioni di utenti nella condivisione di pensieri, status e contenuti. Facebook e soci starebbero dunque trascinando il tradizionale blogging nel dimenticatoio delle generazioni più recenti.

Ad illustrare questo scenario, un recente studio del Pew Internet and American Life Project , think tank con sede a Washington. Alla fine del 2009, la percentuale di giovani blogger (tra 12 e 17 anni) è scesa di 14 punti , a partire da un 28 per cento registrato nel 2006. Calo più o meno simile – 15 per cento – registrato in una fascia d’età tra i 18 e i 29 anni, i cosiddetti giovani adulti.

Lo sgambetto sarebbe stato tramato proprio dai social network. Sempre stando ai dati pubblicati , il 73 per cento dei giovani netizen avrebbe aperto un profilo Facebook o uno su MySpace. Risultati che dovrebbero venire inclusi in uno scenario tecnologico ancora più vasto, che ha osservato una crescita repentina nell’uso in mobilità di laptop, connessioni wireless e dispositivi cellulari.

Si tratterebbe di un cambiamento abbastanza netto nelle esistenze online delle utenze più giovani. Leggere un post, in pratica, non sarebbe più così divertente. Non come condividere le proprie esperienze su una piattaforma social . L’uso rapido dei messaggi di testo via cellulare avrebbe quindi fatto da apripista alla trasformazione dal macroblogging al microblogging .

Parlando di microblogging, salterebbe subito alla mente Twitter. Ma la piattaforma cinguettante non sembra aver conquistato i cuori digitali dei teen statunitensi. Solo il 7 per cento dei liceali maschi avrebbe scelto di usare con costanza Twitter, contro un 13 per cento nelle ragazze. Un’altra ricerca avrebbe quantificato nell’8 per cento il numero complessivo di giovani ad utilizzare gli spazi del tecno-fringuello.

Probabilmente, 140 caratteri vengono visti dalle nuove generazioni online come non sufficienti ad esprimere tutto quello che vorrebbero. Meglio Facebook – saldamente in testa alla classifica dei social network più popolari secondo Pew – che permette di chattare e sfruttare contenuti multimediali.

E i cari, vecchi blog? Sembrano ormai destinati ad una popolarità più adulta. Sempre nel periodo 2006-2009, i blogger over-30 sarebbero aumentati del’11 per cento , a fronte di una quota del 40 per cento di coetanei iscritti ad un social network.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
4 feb 2010
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