Quando la navigazione si paga due volte

Quando la navigazione si paga due volte

Alcuni utenti dell'operatore Tre hanno scoperto che ora visitare il sito del Corriere della Sera costa. Perplessità sul modello di business e sull'applicazione delle tariffe
Alcuni utenti dell'operatore Tre hanno scoperto che ora visitare il sito del Corriere della Sera costa. Perplessità sul modello di business e sull'applicazione delle tariffe

“Stai per entrare in un’area riservata dove il costo di navigazione sarà di soli 0,09 euro a pagina, indipendentemente dal tuo piano tariffario”. Così un sintetico avviso che, a partire dallo scorso fine settimana, è comparso più volte sotto gli occhi stupiti di alcuni clienti dell’operatore mobile H3G.

Possessori di smartphone – tra cui iPhone – che volevano accedere alla versione mobile del sito web del Corriere della Sera . I loro tentativi di connessione sono stati indirizzati verso una particolare pagina contenente i loghi di H3G e di Corriere.it , ma soprattutto un avviso che altri utenti di altri operatori mobile non hanno affatto visto .

9 centesimi di euro per poter leggere sul proprio dispositivo cellulare una singola pagina di uno dei principali quotidiani del Belpaese. E – stando a quanto riportato da varie fonti – 9 centesimi addebitati per aver semplicemente letto l’avviso, quindi anche per la pagina informativa contenente il tasto continua. E così l’incertezza pare aver serpeggiato nella comunità degli utenti di H3G. Perché con gli altri operatori il sito mobile del Corriere sembra funzionare gratuitamente? È stata una decisione presa dal gruppo RCS o da H3G stessa?

Molti propendono per la prima ipotesi. D’altronde, non si tratta di un evento senza precedenti. A dicembre , i clienti di H3G avevano già sottolineato come l’accesso al sito mobile de La Repubblica fosse diventato a pagamento, 9 centesimi per ogni pagina visitata. L’operatore aveva successivamente parlato di un disservizio, di un errore nelle pratiche di tariffazione, annunciando imminenti rimborsi.

Ora, invece, appare chiaro che si trattava evidentemente di un esempio di quello che a tutti gli effetti diventa un nuovo modello di business: micropagamenti a mezzo credito telefonico, secondo il tariffario stabilito dagli editori. Sconosciuta l’eventuale fetta destinata all’operatore in qualità di intermediaro per la transazione, così quale sia il trattamento riservato a quegli utenti che avessero attive tariffe flat (o equivalenti) per la navigazione.

Per un servizio web pagato, uno gratis. Ma bisogna cambiare nazione, dirigersi verso la più nordica Gran Bretagna. Qui la stessa H3G ha annunciato che per i mesi di febbraio e marzo tutti i cinguettii mobile su Twitter saranno gratuiti , anche l’invio di fotografie a mezzo smartphone.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
8 feb 2010
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