Gli analisti ne sono certi : il 2010 sarà l’anno dei televisori 3D ma c’è una voce fuori dal coro che raffredda i bollenti spiriti degli osservatori e invita alla prudenza. Dietro questo richiamo c’è Samsung, uno dei maggiori produttori di monitor all’avanguardia, che pur volendo aggredire il mercato con i suoi prodotti ha diramato un documento in cui vengono sottolineate alcune precauzioni da prendere prima e dopo l’esposizione al 3D.
L’azienda coreana arriva persino a sconsigliarne la fruizione a quei soggetti particolarmente sensibili come chi soffre di epilessia o patologie cardiache, per finire con le donne in gravidanza e chi ha problemi con l’alcol. Inoltre i giovani più degli adulti correrebbero il rischio di manifestare sintomi come mal di testa, convulsioni, crampi, nausea, disorientamento e alterazioni della vista.
Tra le altre controindicazioni si legge anche che “la televisione 3D può causare chinetosi, disidratazione dei bulbi oculari e difficoltà nel mantenere l’equilibrio posturale”, inoltre una visione eccessivamente ravvicinata “può danneggiare la vista” per cui si consiglia di assistere allo spettacolo a una distanza almeno tre volte superiore alla diagonale dello schermo.
Giorgio Pontico