Gizmodo ha ottenuto in esclusiva, e per quello che appare un caso fortuito, il sedicente prototipo della quarta generazione di iPhone. Cupertino ha confermato ora indirettamente l’originalità del prototipo. E dato che è suo lo rivuole indietro.
Per una società blindata come Apple, che è stata in grado di tenere iPad nascosto nel periodo compreso tra la presentazione e l’esordio ufficiale e nonostante fosse stato fornito ad alcuni partner, e che è sempre in generale attentissima alla propria sicurezza (operando con segreti industriali e in generale forme di proprietà intellettuale dal valore altissimo), dev’essere stato un colpo terribile. D’altronde la sicurezza per quanto perfetta deve sempre avere a che fare con la componente umana: imperfetta per natura.
Mentre l’estate scorsa un episodio simile aveva avuto come protagonista un dipendente del partner cinese della Apple Foxconn e si era concluso tragicamente con la morte del giovane custode del prototipo, questa volta i fatti si sono svolti a pochi chilometri da Cupertino.
Secondo la ricostruzione, Gray Powell è il ventisettenne ingegnere Apple che aveva in custodia il prototipo al momento dello smarrimento/furto: secondo Gizmodo l’apparecchio, camuffato nel case di un iPhone 3GS, sarebbe stato dimenticato dal giovane in un pub a Redwood City. La storia a questo punto sembra assumere i connotati di una farsa, e vede ragazzi interagire da ubriachi con altri ubriachi e finisce con un individuo, rimasto anonimo, con in mano il prototipo ancora mascherato da normale 3GS e che, pur cercandolo, non ne trova il leggittimo proprietario nel pub.
A questo punto se lo sarebbe portato a casa iniziandoci a smanettare un po’, scoprendo tra l’altro che aveva un’applicazione Facebook che portava, appunto, alla pagina di Gray Powell. Il cui ultimo messaggio, quasi dando indirettametne una spiegazione, recitava: “Ho sottovalutato la bontà della birrà tedesca”. Il mattino dopo il melafonino era morto, probabilmente cancellato da remoto via MobileMe.
Ma l’anonimo nuovo possessore notava a questo punto una particolare caratteristica: una fotocamera frontale. Incuriosito apriva dunque il case e scopriva al suo interno iPhone 4G. La scoperta l’avrebbe spinto a provare a restituire l’apparecchio, di cui poteva intuire il valore, a Apple, ma si sarebbe arreso davanti al centralino di Cupertino che non sembrava volergli passare nessuno in grado di dargli una risposta.
Nonostante Engadget sia stato il primo a pubblicare le foto (che dichiara essere di un apparecchio rinvenuto in un bar di San José, a 20 miglia da Redwood City), il device è finito, qualche settimana dopo, nella redazione di Gizmodo , che l’avrebbe pagato 5 mila o 10 mila dollari a seconda delle versioni. La stessa redazione di Gizmodo avrebbe quindi contattato Powell dicendogli che era disposta a restituirgli l’apparecchio e il giovane sfortunato protagonista della vicenda avrebbe riferito al telefono che “qualcuno li avrebbe contattati”.
Dopo questa chiamata è arrivata la conferma definitiva: Bruce Sewell di Apple ha chiesto indietro il prototipo confermando in questo modo la sua originalità.
Cupertino, oltretutto, considererebbe il device rubato . Anche se qualcuno chiama in ballo la famigerata capacità di Apple di creare hype e pensa a una complicata forma di viral marketing, ricordando per esempio la frase spiata al misterioso incontro Jobs-Schmidt in cui il CEO di Apple avrebbe detto “lo vedranno comunque, cosa importa sapere come lo otterranno”. Tuttavia, dopo i tragici eventi dell’estate scorsa in Cina risultarebbe davvero di cattivo gusto.
Resterebbe ora da confermare se si tratta semplicemente di un prototipo ancora a livello di test o sia in uno stato più avanzato e, per esempio, se l’attuale design sia quello finale ideato a Cupertino.
Le differenze con il modello attualmente in commercio si vedono subito: abbandonate le rotondità delle forme , doppia fotocamera posteriore e frontale , nonché uno slot per MicroSIM . Inoltre pulsanti separati per il volume e tutti metallici. Ed un peso di 140 grammi .
Oltre alle differenze che si notano dall’aspetto, le anticipazioni parlano di un flash LED per la fotocamera posteriore e iPhone OS 4.0 come sistema operativo, che però era già stato disabilitato da remoto quando l’apparecchio è finito a Gizmodo . La batteria inoltre risulta essere più capace della precedente. Nella redazione hanno poi potuto intuire che lo schermo sarebbe dotato di una risoluzione maggiore dell’attuale (solo grazie alla visione della schermata iniziale di collegamento a iTunes, oltre cui, mancando il firmware per il nuovo modello, non si è potuto andare) e la presenza di un microfono aggiuntivo. Il case posteriore sembra inoltre essere fatto in vetro ceramico, materiale che potrebbe permettere di migliorare le ricezione del melafonino.
L’attenzione, oltre che sulle caratteristiche hardware, si concentra ora su due questioni: da un lato la responsabilità e la liceità dell’azione di Gizmodo che potrebbe essere colpevole di ricettazione e commercio di segreti industriali, nonché di un comportamento non etico per un giornalista che in nome della libertà di informazione non può minacciare la proprietà intellettuale di un’azienda e rischiare di compromettere gli investimenti effettuati; dall’altro la sorte del ragazzo responsabile, a cui molti osservatori dedicano un pensiero di comprensione e la speranza che non sia il ricettacolo dell’ira di Jobs. In fondo tutti possono sbagliare, soprattutto se c’è della birra di mezzo.
Claudio Tamburrino