Si è conluso ufficialmente il 27 marzo il secondo quarto finanziario del 2010 di Apple, e con 13,5 miliardi di dollari di incassi totali e un utile netto di 3,07 miliardi i membri della board di Cupertino possono ritenersi soddisfatti del lavoro svolto finora.
A concorrere per la realizzazione di un margine lordo del 41,7 per cento sono stati i 2,94 miliondi di Mac venduti nel trimestre (+33 per cento rispetto allo stesso periodo del 2009), affiancati da 8,75 milioni di iPhone (+131 per cento). In leggera flessione tuttavia le vendite di iPod: sono stati venduti 10,89 miliondi di esemplari, una diminuzione in unità dell’1 per cento rispetto a un anno fa.
Nel conto totale non compaiono ovviamente i dati relativi a iPad, lanciato una settimana più tardi rispetto alla conclusione del periodo finanziario. Tuttavia l’assalto agli Apple Store per accaparrarsi il tablet di Cupertino è sufficiente per far tracciare a Peter Oppenheimer, CFO di Apple, una previsione per il prossimo trimestre: “Guardando avanti al terzo trimestre fiscale del 2010, ci aspettiamo un fatturato compreso tra i 13 miliardi e i 13,4 miliardi di dollari – ha spiegato Oppenheimer – e ci aspettiamo un utile per azione diluita compreso tra 2,28 e 2,39 dollari circa”. Una guidance tutto sommato inaspettata, viste le abitudini di Cupertino.
La ragione di questa previsione in calo sarebbe da ricercarsi in una fase di transizione in cui Apple si starebbe accingendo a entrare, e che dovrebbe essere contraddistinta da un sensibile cambio di rotta nella scelta dei prodotti da sviluppare e commercializzare che in parte si è già concretizzato con iPad. A fare il coro con Oppenheimer ci ha pensato lo stesso Steve Jobs, che ha però ricordato come i profitti siano cresciuti del 90 per cento rispetto al Q2 2009 , facendo di questo “il migliore trimestre non festivo di sempre”.
Dal punto di vista del marketing Apple intende voler aprire almeno 40 nuovi Store ufficiali (che si aggiungeranno agli attuali 284 sparsi per il globo) in città come Londra, Parigi e Shanghai, oltre a 800 nuovi punti vendita nella sola Cina. Il tutto in attesa del rilascio nel resto del mondo di iPad, ritardato di un mese a causa delle numerosissime richieste nei soli Stati Uniti, e della presentazione del nuovo iPhone 4G, la cui campagna pubblicitaria potrebbe essere già iniziata.
Giorgio Pontico