C’è chi ha addirittura parlato di una mossa strategica nel più classico stile di Michael Corleone, il noto padrino interpretato da un sublime Al Pacino. Obiettivo: mettere fuori gioco gli agguerriti rivali, provocando allo stesso tempo un vero e proprio terremoto nel panorama mondiale del mobile . Ma bisogna andarci cauti, abbondando in condizionali, dal momento che si tratta di speculazioni provenienti da un tabloid britannico .
Per la precisione dal londinese Evening Standard , che sarebbe entrato in contatto con alcuni operatori della city finanziaria d’Albione. Secondo le indiscrezioni, Apple avrebbe pronta un’offerta per rilevare ARM Holdings , il designer britannico che gestisce le licenze relative alla stragrande maggioranza dei chip mobile del mondo.
Sarebbero circa 8 i miliardi di dollari (6 miliardi di euro) pronti a fuoriuscire dalle casse della Mela, dopo l’ultimo margine lordo del 41,7 per cento rilevato dalla più che soddisfacente ultima trimestrale . Dobloni apparentemente destinati ad un’acquisizione che di fatto taglierebbe le gambe a numerosissimi protagonisti dell’attuale panorama mobile , da Google e il suo Android a HTC, da Nokia a Samsung fino a Sony (PSP compresa).
Insieme alla stessa Apple, si tratta di aziende che tuttora usufruiscono dei chip licenziati da ARM e che – se i rumor dalla city londinese venissero confermati dai fatti – potrebbero ritrovarsi a dover passare da Cupertino. Per la Mela sarebbe un ulteriore avventura nel mondo dei chip, dopo l’acquisizione di PA Semi nel 2008. Da lì era nato il progetto di sviluppo legato ai chip A4, implementati poi in iPad e comunque basati su tecnologia ARM.
Qui la vicenda assume i contorni di una vera e propria partita a scacchi. Dopo l’acquisizione del 2008 di Apple, alcuni membri della squadra di PA Semi mollarono, andando a formare a San José la Agnilux , proprio recentemente rilevata da Google per il suo esercito di androidi.
Per Apple si tratterebbe comunque di un ritorno alle origini. ARM era nata nel 1990 dagli sforzi congiunti di Acorn Computer , VLSI Technology e la stessa Mela, al tempo alle prese con i suoi palmari Newton. Cupertino era poi uscita dall’orbita del designer britannico, liberandosi di tutte le azioni in suo possesso. Ma da quei tempi molte cose sono cambiate: la rivalità delle famiglie mobile si è fatta decisamente più cruenta.
Mauro Vecchio