Telecom: voce e ADSL pari sono

Telecom: voce e ADSL pari sono

Per l'Ultimo miglio l'incumbent presenta la sua proposta migliore: 8,3 euro per linea. Wind: tariffa più bassa di prima ma non è abbastanza. Secondo Telecom solo in Danimarca si paga meno. Attesa caliente per gli utenti
Per l'Ultimo miglio l'incumbent presenta la sua proposta migliore: 8,3 euro per linea. Wind: tariffa più bassa di prima ma non è abbastanza. Secondo Telecom solo in Danimarca si paga meno. Attesa caliente per gli utenti


Roma – Quanto costerà ad un utente italiano l’affitto del proprio allacciamento telefonico alla rete infrastrutturale? Questa è la domanda chiave alla quale si è ora iniziato a rispondere. Telecom Italia ha infatti trasmesso all’Autorità TLC la propria offerta agli altri operatori verso i quali gli utenti potranno migrare. Un prezzo che, in un modo o nell’altro, questi operatori dovranno far ricadere sull’utente finale.

Ecco dunque perché è così importante per l’utente di telefonia e connettività nostrano che il prezzo di Telecom agli operatori sia il più basso possibile. Telecom, l’incumbent , come viene definito in gergo, ha ieri stabilito che sia nel caso si tratti di una linea ADSL quanto di una normale linea voce, il prezzo all’ingrosso per gli operatori sarà di 8,3 euro.

Si tratta di una tariffa ridotta rispetto agli 11,1 euro attuali per l’ADSL e i 10,79 per le linee voce, ma anche di una tariffa che non ha affatto convinto Wind, il secondo operatore italiano e quello probabilmente più interessato a stimolare il ribasso di questo prezzo di base. Wind si è appellata all’Autorità TLC, che deve ora valutare l’offerta del listino Telecom, affinché stabilisca un canone “significativamente inferiore”. Il direttore generale di Wind Corrado Sciolla si è comunque detto soddisfatto che il canone per la linea voce e quello per la linea ADSL siano equiparati. “Circa il 30 per cento di coloro che scelgono l’unbundling (cioè lasciare Telecom Italia, ndr.) ci chiede l’ADSL”.

A Wind ha risposto il capo di Telecom, Marco Tronchetti Provera, secondo cui quella indicata dalla sua azienda è “la tariffa più bassa tra i grandi paesi europei. Quindi, mi pare che sia in linea con l’aspettativa di un allargamento del mercato”. Addirittura Sergio Fogli, direttore Affari regolamentari di Telecom, ha sostenuto che si tratta di un prezzo che è “il più basso d’Europa dopo la Danimarca”.

L’Autorità TLC dovrà ora decidere a breve giro di comunicati se questa tariffa è accettabile e su quella gli operatori potranno modulare le proprie offerte all’utenza finale, per indurla a lasciare Telecom Italia e abbracciare i propri servizi. Va detto, in ogni caso, che fino a questo momento le offerte dei concorrenti di Telecom Italia non consentono a chi le accetta di utilizzare i servizi telefonici di altri carrier una volta abbandonata la stessa Telecom, un elemento che potrebbe far esitare molti utenti.

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Pubblicato il
15 apr 2003
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