USA, stop alle SIM anonime?

USA, stop alle SIM anonime?

Una proposta bipartisan si appresta ad iniziare l'iter legislativo. L'idea di fondo è quella di ostacolare chi fa un uso criminale dell'anonimato
Una proposta bipartisan si appresta ad iniziare l'iter legislativo. L'idea di fondo è quella di ostacolare chi fa un uso criminale dell'anonimato

Diversamente da quanto accade in Italia, in paesi come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti per acquistare una carta SIM prepagata non è necessario presentare un documento d’identità da associarvi: basta scegliere l’operatore e pagare. L’idea che questi mezzi di comunicazione per certi versi anonima vengano concessi a chiunque non piace per niente al senatore statunitense Charles Schumer, il quale ha dichiarato che “è tempo di impedire a spacciatori e terroristi di nascondersi dietro un economicamente abbordabile pezzo di tecnologia”.

A favore della proposta di legge si è schierato un altro senatore appartenente però allo schieramento repubblicano, teoricamente avversario di Schumer: si tratta del texano John Cornyn e a quest’ultimo se ne sarebbero aggiunti altri. “Nonostante molti cittadini statunitensi utilizzino queste SIM rispettando la legge – ha commentato Cornyn – la natura anonima di questi strumenti garantisce troppa copertura per chi invece intende farne un utilizzo improprio”.

“Per anni – ha aggiunto Schumer – terroristi, spacciatori e criminali comuni si sono presi gioco delle forze dell’ordine usando schede prepagate, più difficili da tracciare”. James X. Dempsey, del Center for Democracy and Technology ha però espresso le sue preoccupazioni sostenendo che “deve esserci posto per la comunicazione anonima in una società libera”. In ogni caso la proposta è ancora ferma a uno stadio embrionale e deve affrontare una serie di revisioni da parte del Congresso prima di tradursi in legge.

Giorgio Pontico

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Pubblicato il
28 mag 2010
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