Apple ha annunciato il nuovo Mac mini, che afferma essere stato completamente riprogettato.
Le novità iniziano dall’esterno: il guscio d’alluminio contiene l’alimentatore (stavolta interno: ciao ciao mattoncino), e il pannello rimovibile nella parte inferiore consente di accedere velocemente ai componenti interni e aggiornare così la memoria senza bisogno di dover recuperare attrezzi particolari (qualcuno ha detto spatola?) per forzare l’apertura.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, il nuovo Mac mini è dotato di un processore 2,4 GHz o 2,66 GHz Intel Core 2 Duo , è disponibile con tagli di HD da 320 o 500GB, ed è dotato di una scheda video nvidia GeForce 320M, che promette prestazioni grafiche fino a due volte superiori alla precedente versione.
Inoltre, oltre alle connessioni BlueTooth e WiFi (AirPort Extreme 802.11n), dispone di svariate porte che permettono di collegarla a quasi tutte le altre periferiche digitali che si hanno in casa, come altri Mac, schermi, tastiere, mouse, o anche al televisore HD: è infatti anche dotato di una porta HDMI (e di adattatore HDMI-to-DVI). Ha, infine, quattro porte USB, una firewire, ingresso Ethernet e lo slot per SD Card.
Viene fornito con Snow Leopard e il pacchetto iLife.
La possibilità di vederlo accanto al televisore del salotto, di contenere film e altri contenuti multimediali (o semplicemente le foto o i filmati scaricati dalle proprie fotocamere o videocamere) sembrano mettere il nuovo Mac mini in diretta concorrenza con l’hobby di Cupertino: Apple TV .
Il prezzo non è tuttavia certo quello dell’acquisto d’impulso: a partire da 799 euro (IVA inclusa) il modello base, la versione “aziendale” dotata di Snow Leopard Server arriva a costare 1149 euro. Mouse e tastiera (e monitor) esclusi: un iMac, per dare un’idea, costa 1.100 euro circa (il modello da 21 pollici.
Claudio Tamburrino