No, non siamo di nuovo davanti a una epidemia letale di console: questa volta pare che a Redmond si siano premuniti per tempo e, per evitare che la nuova magrissima Xbox 360 andasse incontro allo stesso surriscaldato destino del precedente modello bianco e verde, hanno pensato di implementare un sistema di controllo software che intervenga prima della fine.
Già soprannominato “red dot of near death”, in onore del glorioso “red ring of death” (RRoD), un avviso è comparso sugli schermi di qualche utente nel corso del primo weekend di gioco dopo la presentazione: la lucina, normalmente verde, che campeggia al centro del bottone di accensione si è fatta tutta rossa. E la Xbox, semplicemente, si è messa in standby invitando l’utente ad aerarla prima di rigiocare.
La precedente versione dell’hardware Xbox, inserita in un case più grosso del nero attuale, è stata per lungo tempo vittima di sporadici e imprevedibili stop legati al surriscaldamento. Con l’uscita dell’attuale esemplare era impossibile non notare le vistose feritoie per la ventilazione poste in cima e ai lati dell’apparecchio : evidentemente, per evitare ulteriori costose campagne di ripristino , a Redmond stavolta hanno voluto fare qualcosa in più.
Da sottolineare che la Xbox 360 slim è praticamente muta come un pesce: il sistema di raffreddamento non è privo di ventole ma è piuttosto silenzioso, e ciò consentirebbe di piazzarla tranquillamente in vista (e dunque con ampi spazi per dissipare il calore prodotto) senza timore che il ronzio possa infastidire. Non resta che attendere per capire se questa sarà solo un’avvisaglia di una nuova epidemia, o se assisteremo a qualche sporadico caso isolato di bollenti spiriti.
UPDATE: La versione originale di questo articolo conteneva un’imprecisione riguardo il sistema di raffreddamento impiegato nella console. Grazie a tutti per le segnalazioni.