Stanford, la biblioteca che non c'è

Stanford, la biblioteca che non c'è

Passaggio al digitale per gli scaffali di ingegneria: oltre 60mila volumi digitalizzati e rintracciabili nel database
Passaggio al digitale per gli scaffali di ingegneria: oltre 60mila volumi digitalizzati e rintracciabili nel database

L’Università di Stanford ha programmato un cambiamento non da poco: quando ad agosto aprirà la nuova biblioteca di ingegneria , rispetto alla precedente avrà l’85 per cento di libri in meno. Spazio, invece, ad un servizio che offre gli stessi volumi digitalizzati e ricercabili in un archivio online consultabile dagli studenti.

Il nuovo sistema terrà fisicamente a disposizione 10mila libri (quelli più consultati negli ultimi 5 anni), mentre il resto (oltre 60mila titoli, per lo più riviste) saranno forniti solo in formato digitale.

A convincere gli amministratori al cambiamento, le statistiche che mostrano come gli studenti (in particolare quelli di ingegneria) negli ultimi anni non prendano più molti libri in prestito, limitandosi a consultarli velocemente per citazioni o controlli.

Il tempo (e lo spazio) potrà essere utilizzato dai bibliotecari, secondo le intenzioni dei responsabili del nuovo sistema, per offrire servizi aggiuntivi o organizzare laboratori.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 13 lug 2010
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