Microsoft WPC 2010/ Intervista coi vincitori

Microsoft WPC 2010/ Intervista coi vincitori

di Fabrizio Bartoloni - Due domande alle aziende italiane partner premiate da BigM. L'integrazione con i prodotti di Redmond, le strategie per differenziarsi in Italia e all'estero
di Fabrizio Bartoloni - Due domande alle aziende italiane partner premiate da BigM. L'integrazione con i prodotti di Redmond, le strategie per differenziarsi in Italia e all'estero

Washington – Nel secondo giorno del WPC abbiamo incontrato i due partner italiani premiati da Microsoft: Enzo dalla Pria in rappresentanza di Diamante SpA , vincitore nella categoria Information Worker Solutions, Office Business Applications , e Lorenzo Sala , AD di NTT-Group , nominata Country Partner of the Year , riconoscimento a chi si sia distinto tra gli altri partner della sua nazione.

Punto Informatico: È un piacere vedere un applicativo italiano premiato all’estero, purtroppo non succede spesso. Come siete riusciti ad ovviare ai mali che piagano da un quarto di secolo l’industria del software nel nostro paese?

Enzo dalla Pria: Ci occupiamo di un genere “banale” qual è quello della contabilità ma cerchiamo di offrire al cliente quello che la tecnologia potrebbe ma fin troppo spesso non dà. Il deploying delle novità e degli aggiornamenti, passaggio indispensabile per non restare arretrati, è critico perché la base di postazioni su cui installare è enorme e in mano a soggetti non tecnici quali possono essere appunto i commercialisti. Entrando in un qualsiasi studio di questi professionisti troveremo una varietà di sistemi operativi che spazia indietro fino a Windows 2000, noi abbiamo fatto lo sforzo di sensibilizzare i nostri clienti, molti servizi di business intelligence dei due nostri prodotti principali (Network24 e Fatturiamo.it, ndr) richiedono esplicitamente funzionalità presenti solo nelle versioni recenti dei pacchetti Microsoft, e quindi sui loro PC troverete una revisione dell’OS non inferiore a Windows XP. Infatti la licenza acquistata da noi include anche le licenze SQL, e non solo, richieste dal programma stesso.

Lorenzo Sala: La nostra forza è stato specializzarci e assecondare le strategie portate avanti da Microsoft, trovando così il massimo del supporto da parte loro. Siamo stati premiati per la crescita prima in ambito ERP e poi CRM, tanto che curiamo noi stessi l’ERP Microsoft per l’Italia. I nostri prodotti sono gli unici CfMD (Certified for Microsoft Dynamics) nel nostro paese e quando non scriviamo il software lo localizziamo da originale straniero. Abbiamo seguito le scelte strategiche di MS riguardo Dynamics, che è un mercato piccolo numericamente ma dall’indotto immenso in quanto quei clienti poi comprano le licenze di tutti i suoi prodotti. In questo senso uno dei nostri compiti è di fare da ponte tra Classico e Dynamics. Alla fine CRM Live e la fiscalizzazione ci danno un ritorno sia economico che di immagine con Microsoft spendibile tanto coi nostri clienti che con la casa di Redmond stessa.

PI: A livello tecnico in cosa vi distinguete dalla concorrenza?

EdP: Abbiamo guardato fuori dall’Italia. A parte aver scritto tutto in un linguaggio moderno quale è . NET e aver creato l’interfaccia utente secondo gli standard internazionali di usabilità, una caratteristica peculiare è che Network24 e Fatturiamo.it funzionano anche online e se trovano una connessione Internet la sfruttano. Grazie all’integrazione con Live Messenger, tra gli altri, è possibile ad esempio senza uscire dal programma venire notificati della presenza in rete del nostro commercialista in quel momento per risolvere interagendo in tempo reale un qualsiasi problema urgente. Abbiamo studiato le abitudini lavorative dei nostri clienti e ci siamo resi conto che di norma scrivevano le fatture con Word (là dove ci saremmo attesi Excel, ecco l’importanza dell’osservazione): l’obiettivo era di non stravolgere il loro consueto processo produttivo azzerando così la curva d’apprendimento. In pratica il nostro applicativo osserva in maniera invisibile l’utente, in quali campi collochi quali dati, e li confronta silenziosamente tra il cliente e il suo consulente fiscale avvisando quando si trova di fronte a incongruenze rispetto all’operato precedente.

LS: Abbiamo abbracciato subito la scelta di vendere servizi online come BPOS e la logica della “nuvola” del portare l’applicativo via dall’IT casalingo, levando l’onere di installazione e manutenzione. Il nostro è un cloud misto, usiamo sia il nostro che quello Microsoft a seconda delle esigenze. Stiamo portando alcuni prodotti a basso valore aggiunto verso il cloud (posta elettronica ad esempio) e l’unico modo di guadagnare è vendere anche i valori extra componenti come BPOS, sviluppando soluzioni verticali sul CRM e non solo.

a cura di Fabrizio Bartoloni

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Pubblicato il
14 lug 2010
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