Disney, una favola con Playdom

Disney, una favola con Playdom

Annunciata l'acquisizione di uno dei giganti del social gaming. Nelle tasche degli azionisti verranno versati più di 760 milioni di dollari. Così il colosso dell'intrattenimento si prepara alla conquista del mercato
Annunciata l'acquisizione di uno dei giganti del social gaming. Nelle tasche degli azionisti verranno versati più di 760 milioni di dollari. Così il colosso dell'intrattenimento si prepara alla conquista del mercato

Un accordo multimilionario , che spingerà ulteriormente un colosso dell’intrattenimento come Disney verso gli aurei territori del social gaming. L’azienda californiana ha infatti annunciato l’acquisizione di Playdom, il game developer di Mountain View che è si è presto posizionato sul podio dei tre massimi protagonisti dei giochi su piattaforme come Facebook.

Un business esploso grazie a ben noti titoli come Social City e Sonority Life , giocati ogni mese da più di 40 milioni di utenti . Disney aveva già investito nella startup californiana, con una nutriente iniezione di circa 33 milioni di dollari. Ma il gigante dell’intrattenimento ha ora deciso di acquistare in toto l’azienda di Mountain View.

Secondo un recente comunicato stampa, Disney pagherà agli azionisti di Playdom la cifra di 563,2 milioni di dollari , con ulteriori 200 milioni pronti come bonus, nel caso il game developer raggiunga una non meglio specificata soglia di crescita. In tutto fanno più di 760 milioni di dollari, versati da Disney per un’acquisizione che dovrebbe completarsi alla fine del 2010.

E non si tratta del primo significativo investimento di Disney per dare l’assalto al succulento mercato del casual gaming. L’azienda californiana aveva già acquisito Tapulous , la startup di Palo Alto divenuta famosa per aver sviluppato alcune tra le applicazioni ludiche più scaricate su iPhone.

Nel frattempo, il retailer GameStop ha annunciato l’acquisizione di Kongregate , sito specializzato nella distribuzione di giochi in Flash. I termini dell’accordo sono tuttavia rimasti nell’ombra, con il fondatore di Kongregate Jim Greer a rassicurare i suoi utenti: il sito continuerà con la sua missione di distribuire giochi in maniera del tutto gratuita.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
28 lug 2010
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