JavaOne, la rumorosa assenza di Google

JavaOne, la rumorosa assenza di Google

Mentre Gosling, il padre della piattaforma open source, distribuisce magliette di protesta, Mountain View annuncia la sua rinuncia. Anche se vari relatori doveva portarli proprio BigG
Mentre Gosling, il padre della piattaforma open source, distribuisce magliette di protesta, Mountain View annuncia la sua rinuncia. Anche se vari relatori doveva portarli proprio BigG

Google non presenzierà quest’anno all’evento JavaOne , che si terrà a San Francisco dal 19 al 23 settembre: è la prima conseguenza della decisione di Oracle di far causa a Mountain View per l’utilizzo della piattaforma open source originariamente sviluppata da Sun.

Il dilemma mi si nota più se vengo e resto in disparte o se non vengo proprio a proposito della conferenza JavaOne è stata risolto da BigG a favore della sua rumorosa assenza: “Non potremmo partecipare quest’anno” si legge genericamente su uno dei blog ufficiali , “non saremmo liberi di esprimere i nostri pensieri sul futuro di Java e l’open source in generale”.

Per quanto Mountain View non abbia parlato apertamente di boicottaggio, è evidente che la situazione (con una denuncia appena mossa nei suoi confronti per l’utilizzo di Java) abbia creato un clima in cui per Google non è proprio possibile partecipare .

Il fantasma di Google aleggerà comunque nelle stanze della conferenza: alcuni dei relatori dovevano venire proprio da Mountain View, e quindi il programma dovrà essere tempestivamente aggiornato.

Se poi l’ingresso dell’edificio dove si terrà la conferenza dovesse essere picchettato dai supporter di Java, magari con tanto di magliette con su scritto “Just Free It” e “Hold Oracle to Their Pledge!” così come vorrebbe James Gosling, il padre della piattaforma open source (che le commercializza ), allora l’evento verrebbe di fatto trasformarto da riunione degli sviluppatori Java ad un evento politico per segnare la distanza tra Oracle e il mondo open source .

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
31 ago 2010
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