C’è gran fermento sulla scena tablet. Tutti si dichiarano pronti a confrontarsi con il dispositivo Apple e calano i propri assi, puntando su OS meno “blindati” o caratteristiche altrettanto sfiziose, a fronte di un prezzo (o un peso) leggermente più contenuto. Al momento non è ovviamente possibile stabilire quali tra queste proposte riuscirà davvero ad impensierire Cupertino ma la guerra ha già fatto le sue vittime tra progetti abortiti e modifiche in corsa che fanno slittare l’uscita del prodotto, pericolosamente.
Il WeTab , interessante proposta tedesca da 11.6 pollici che supporta le app Android, è tornato a mostrarsi all’Intel Developer Forum di San Francisco regalando qualche dettaglio in più sulle sue prestazioni. Grazie al sistema operativo MeeGo il dispositivo con Intel Atom N450 riesce ad avviarsi al tempo record di 16 secondi e a riprendersi dallo stand-by in appena un secondo. La notizia meno esaltante riguarda la durata della batteria che, a quanto sembra, raggiunge a malapena le 5 ore. Confermata invece la data di uscita (in Germania) del 27 settembre e il prezzo. 569 euro per la versione 3G con acceleratore grafico Broadcom Crystal HD e 449 euro per la versione base.
Lancio occidentale imminente anche per il Galaxy Tab di Samsung Electronics. Per l’uscita americana di settembre l’azienda coreana ha già siglato un accordo con AT&T, Verizon Wireless e Sprint Nextel. Nel nostro paese il Galaxy S arriverà solo successivamente ma sarà distribuito anche da 3 Italia con offerte aggressive, probabilmente simili a quelle proposte per iPad Apple. Non c’è ancora un annuncio ufficiale a riguardo, ma la foto del Galaxy pubblicata nella pagina Facebook dedicata a 3 Italia sembra non lasciare dubbi.
Dopo mesi di deludenti ritardi, anche il tablet Adam di Notion Ink si prepara finalmente ad arrivare sul mercato. Per farsi perdonare, il dispositivo da 10.1 pollici di diagonale uscirà anche leggermente prima dell’ultima data prevista (novembre) aggiungendo uno shop online di fumetti esclusivo e il concetto di batteria sostituibile.
L’azienda ha deciso di inserire in corsa un paio di feature interessanti, come la possibilità di disattivare a piacimento la retroilluminazione, sia nei modelli provvisti di display Pixel Qi, sia per quelli dotati del classico LCD. Il design delle due versioni sarà oltretutto lo stesso, perché Notion Ink ha raggiunto la compatibilità costruttiva utilizzando una lega di magnesio e alluminio.
Il CEO Rohan Shravan ha lasciato intendere che Adam consentirà all’utente di sostituire la batteria interna ma al momento non è chiaro se la possibilità sarà inclusa fin dai primissimi modelli in commercio. Ora si attende un nuovo comunicato stampa con la vera data di lancio e i cambiamenti, eventuali, delle caratteristiche tecniche precedenti.
Prosegue intanto la telenovela di CrunchPad. Il dispositivo continua a far parlare di sé anche da morto perché Michael Arrington di TechCrunch ha presentato dei documenti alquanto imbarazzanti, per dimostrare che ci sarebbe una cospirazione dietro a quello che sembrava un semplice divorzio. Dopo il litigio, gli ex-soci di Arrington, Fusion Garage, avrebbero scelto di proseguire autonomamente nel progetto, lavorando su un clone del CrunchPad originale che, in pratica, cambierebbe solo nel nome.
TechCrunch ha presentato una querela per frode e appropriazione indebita ma andando avanti con le indagini ha scoperto anche di più: a quanto sembra Fusion Garage aveva lavorato sulla propria versione del dispositivo per mesi, in gran segreto, con una terza ditta. Preparando il terreno per evitare contraccolpi dopo la rottura con i partner originali, organizzata ad arte. Lo stesso Arrington ammette che una storia così incredibile sarebbe perfetta per un romanzo, ma ora spetterà al tribunale scrivere l’ultima pagina.
Le altre novità dal mondo tablet riguardano due prime volte molto attese. A quanto sembra , HTC dirà la sua entro il prossimo autunno, con la complicità di Android 3.0. Si tratta però di una semplice voce di corridoio, basata sulla confidenza di un produttore di componenti taiwanese. Anche Motorola starebbe pensando ad un anti-iPad ma in questo caso è lo stesso CEO della divisione mobile dell’azienda Sanjay Jha a farsi scappare l’indiscrezione. Chiacchierando con il Wall Street Journal , ha dichiarato che nel 2011 un tablet Motorola equipaggiato con Froyo potrebbe tradursi effettivamente in realtà.
Roberto Pulito