IMDb, orrore sul P2P

IMDb, orrore sul P2P

Il film The Tunnel - in distribuzione nelle sole sale del torrentismo online - è stato più volte rifiutato dal sito Internet Movie Database. Tante giustificazioni diverse per il rifiuto, poi la luce: una questione di distribuzione
Il film The Tunnel - in distribuzione nelle sole sale del torrentismo online - è stato più volte rifiutato dal sito Internet Movie Database. Tante giustificazioni diverse per il rifiuto, poi la luce: una questione di distribuzione

C’è un particolare film horror chiamato The Tunnel . Realizzato dalla coppia di registi indipendenti Julian Harvey ed Enzo Tedeschi, la pellicola ha subito attirato le attenzioni di certi spettatori della Rete. I lavori di produzione di The Tunnel sono infatti iniziati solo grazie alle donazioni del suo potenziale pubblico .

Ma c’è di più . Il film verrà distribuito – si dice alla fine di quest’anno – solo ed esclusivamente nelle sale virtuali del torrentismo online . Un dettaglio che pare non essere affatto piaciuto al gigantesco archivio web del sito Internet Movie Database (IMDb). Che ha in sostanza più volte rifiutato la richiesta d’inclusione inoltrata dai creatori di The Tunnel .

A giugno , i responsabili del sito controllato da Amazon avevano spiegato alla coppia di registi come il loro film non soddisfacesse un requisito fondamentale: avere una casa di produzione con una cronologia di film già distribuiti. Non esattamente il vero. A produrre il film – insieme alle donazioni – la società Other Films , peraltro già presente su IMDb.

Due mesi dopo, il sito aveva accampato altre motivazioni per il rifiuto. The Tunnel non era in uno stadio avanzato di produzione, né tantomeno ultimato. L’inclusione sarebbe stata praticamente impossibile. Poi, un’altra spiegazione ancora. Nessun segno evidente dell’effettiva esistenza della pellicola .

Peccato che Harvey e Tedeschi avevano rifornito IMDb di prove schiaccianti circa l’esistenza di The Tunnel . Persino una candidatura al premio ADG per la migliore campagna marketing. Poi, un’ulteriore spiegazione per il rifiuto, questa volta più chiara. Il sito di Amazon ha chiesto lumi sulle modalità di distribuzione del film .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
30 set 2010
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