Anche per Firefox è shopping-mania

Anche per Firefox è shopping-mania

Mozilla sviluppa la sua personale idea di marketplace. Competerà con lo store Google mettendo in vetrina applicazioni web, gratis e non, dedicate a qualunque tipo di browser
Mozilla sviluppa la sua personale idea di marketplace. Competerà con lo store Google mettendo in vetrina applicazioni web, gratis e non, dedicate a qualunque tipo di browser

Un app store “open web” che sia veramente per tutti. Una piattaforma in cui possano convivere standard come HTML5, CSS e JavaScript, utilizzati per creare giochi, programmi e utility scaricabili da qualunque browser, mobile o desktop che sia. È così che Mozilla immagina il suo Open Web App Ecosystem , ed è così che verrà realizzato il primo prototipo dell’ambizioso progetto .

La piattaforma in arrivo ospiterà applicazioni a pagamento e gratuite. Con l’autenticazione OpenID gli acquisti saranno trasferibili senza problemi tra i vari browser, quindi una web app utilizzata sul PC desktop potrà essere sfruttata anche sullo smartphone dello stesso utente. Mozilla dichiara di non voler speculare più di tanto sullo shop: sarà la stessa community ad alimentarlo e mandarlo avanti, un po’ come accade con YouTube. Ogni sviluppatore potrà aprire un suo canale, sfoggiare le creazioni in “vetrina” e venderle in totale libertà.

La proposta Mozilla suona quindi molto simile a quella dell’app store di Google Chrome . L’arrivo di una voce riferita al prezzo, nella pagina web dedicata alle estensioni di Chrome, indica che ormai manca poco anche al lancio di questa piattaforma. La vetrina di Google non ospiterà soltanto app realizzate con gli standard web “classici”, compatibili con qualunque software di navigazione, ma anche programmi Native Client , che sfruttano un addon ulteriore per eseguire codice nativo (x86) direttamente dal browser web.

L’altra differenza (sottile) tra le due proposte è che nello store Mozilla chiunque potrà aprire il proprio negozio in maniera indipendente, invece di passare attraverso il “controllo” di una rigida piattaforma centralizzata, come quella dello store Apple. Ovviamente, una gestione “troppo” indipendente presenta anche dei contro. Probabilmente, chi metterà le sue creazioni sulla vetrina Mozilla rinuncerà a tutta una serie di vantaggi marketing, tipici degli store che vivono costantemente sotto l’ala di un gigante.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
21 ott 2010
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