Redmond, lavori in corso

Redmond, lavori in corso

La sesta Platform Preview di IE9, il primo Service Pack di Windows Seven: le novità Microsoft emerse nel corso della PDC 2010
La sesta Platform Preview di IE9, il primo Service Pack di Windows Seven: le novità Microsoft emerse nel corso della PDC 2010

In questa ultima settimana di ottobre Microsoft ha tenuto banco con la Professional Developers Conference . Benché questo sia un evento principalmente indirizzato agli addetti ai lavori, gli annunci non sono mancati. Oltre ai numeri , il colosso di Redmond ha snocciolato anche una serie di proposte per il futuro. Si è parlato dello sviluppo di piattaforme e software come Azure, Bing e HTML 5, ponendo particolare enfasi su Windows Phone 7 e sull’effetto wow che l’azienda si dice sicura di scatenare.

Durante la PDC 2010 Microsoft ha rilasciato poi la sesta platform preview del suo browser. Come noto, non si tratta di un aggiornamento per la beta di Internet Explorer 9 , uscita a settembre, ma di una release dedicata agli addetti ai lavori che si concentra principalmente sul motore e sulla compatibilità con gli standard Web come CCS3. Senza badare troppo all’interfaccia.

In realtà, sembra che utilizzando un tortuoso procedimento sia comunque possibile estrarre la GUI che donerà alla Platform Preview 6 lo stesso aspetto della beta. Per toccare con mano il lavoro di casa Redmond basta scaricare la platform preview dal sito IE Test Drive. In ogni caso, stando alla roadmap Microsoft, la Release Candidate dello storico browser non dovrebbe essere troppo lontana.

Nel frattempo, è già possibile scaricare la RC del service pack 1, per Windows 7 e per Windows Server 2008 R2. Su Seven, sostanzialmente, l’aggiornamento migliora il supporto al cloud computing con la nuova versione (7.1) del protocollo Remote FX, in grado di sfruttare l’accelerazione video e di connettere periferiche locali alla sessione remota.

Il pacchetto per 2008 R2 introduce anche l’attesa funzionalità Dynamic Memory che migliora la gestione delle risorse, allocando la RAM in modo dinamico a seconda delle esigenze alle varie macchine virtuali in Hyper-V.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
29 ott 2010
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