Microsoft: cercasi standard web

Microsoft: cercasi standard web

Sempre più HTML5 e sempre meno Silverlight nel browser di casa Redmond. Un sogno infranto e una nuova speranza per la gestione dei contenuti multimediali. Con il plauso di W3C
Sempre più HTML5 e sempre meno Silverlight nel browser di casa Redmond. Un sogno infranto e una nuova speranza per la gestione dei contenuti multimediali. Con il plauso di W3C

Microsoft si prepara ad affrontare il futuro del web, a quanto dicono anche meglio dei suoi rivali. Secondo i risultati dei test ufficiali condotti dal W3C (Wordwide Web Consortium) Internet Explorer 9 Platform Preview 6 è l’unico browser che, ad oggi, supporta perfettamente il proto-standard HTML5. La classifica di compatibilità mette Google Chrome al secondo posto e il browser Mozilla in terza posizione.

Durante il keynote della scorsa settimana, il CEO Microsoft Steve Ballmer aveva descritto HTML5 come la colla che tiene insieme tutte le feature multimediali del web, una sorta di “lingua comune” che permetterà di raggiungere qualunque piattaforma e comunicare in maniera più efficace. A riprova di questa convinzione, la sesta Platform Preview di IE, dedicata agli addetti ai lavori e mostrata al recente PDC 2010 , ha anche ottenuto 95 punti su 100 nel test W3C dedicato al supporto per i fogli di stile CSS.

Ovviamente, nell’eterna diatriba tra HTML5 e Flash ci sarà sempre meno spazio per il povero Silverlight. A questo proposito, Microsoft lascia intendere che il supporto all’esclusivo ambiente runtime verrà ridimensionato parecchio. Come noto, lo sviluppo di giochi e applicazioni per Windows Phone 7 deve necessariamente passare da questa tecnologia ma il concetto di “nicchia” non può certo far rima con cross-platform.

Il mercato chiede contenuti sviluppati in HTML5 e ostinarsi ad andare controcorrente con un proprio Flash-killer non porterebbe da nessuna parte. Pur portando avanti tool di sviluppo semplificato, come WebMatrix o Visual Studio LightSwitch, Microsoft ha scelto quindi di spostare l’attenzione verso una nuova e stimolante piattaforma che ci si augura al più presto codificata in uno standard.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 3 nov 2010
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