Ask.com fuori dai giochi del search

Ask.com fuori dai giochi del search

Lo storico sito web annuncia il ritiro dal business della ricerca online e il licenziamento degli ingegneri impegnati con gli algoritmi e i crawler. Google, Microsoft, Yahoo! restano gli unici contendenti nel settore
Lo storico sito web annuncia il ritiro dal business della ricerca online e il licenziamento degli ingegneri impegnati con gli algoritmi e i crawler. Google, Microsoft, Yahoo! restano gli unici contendenti nel settore

InterActiveCorp (IAC), la società che detiene la proprietà del motore di ricerca Ask.com da cinque anni a questa parte, ha annunciato la volontà di ritirarsi dal business del search per concentrarsi sul servizio di Q&A messo in cantiere quest’estate. Centotrenta ingegneri tra gli USA e la Cina perderanno il posto di lavoro, mentre la piccola quota di mercato ancora controllata da Ask.com si riverserà inesorabilmente su uno dei principali competitor rimasti nel settore.

Assieme ad Ask.com verrà pensionato anche “Jeeves il maggiordomo”, la mascotte che accoglieva gli utenti del servizio di ricerca anche noto come “Ask Jeeves” nel Regno Unito. Lanciato nel lontano 1996, al picco della sua popolarità Ask.com serviva circa 2 milioni di query di ricerca al giorno offrendo la possibilità di porre interrogazioni sia basate su keyword che su un linguaggio più naturale.

La popolarità conquistata nel corso degli anni non ha salvato Ask.com dall’impatto della “bolla della new economy” intorno al passaggio di millennio, con una regressione di market share e una stagnazione tecnologica che ha permesso a Google di fare terra bruciata nell’allora giovane settore della ricerca online.

Ask.com abbandonerà la ricerca in tempo reale basata su tecnologia fatta in casa, mentre IAC ha annunciato la volontà di servirsi di un provider esterno per arricchire i risultati basati sulle domande&risposte aggiunte dagli utenti. Chi sarà questo provider esterno? IAC ha già in essere un accordo con Google, ma non è escluso che Microsoft si faccia avanti con un’offerta per aggiungere anche il market share di Ask.com alla lotta per erodere lo strapotere di Google.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 11 nov 2010
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