Corea, legge Cenerentola contro i videogame

Corea, legge Cenerentola contro i videogame

La proposta è pensata per rendere illegale il gioco online dalla mezzanotte alle sei ai ragazzi al di sotto dei 16 anni. Il Governo: giocare online è anche causa di morte
La proposta è pensata per rendere illegale il gioco online dalla mezzanotte alle sei ai ragazzi al di sotto dei 16 anni. Il Governo: giocare online è anche causa di morte

La Corea del Sud, uno dei paesi tecnologicamente più avanzati che conta milioni e milioni di utenti collegati online e possiede una delle più grandi comunità di videogiocatori del mondo: ma, per ragioni “sanitarie”, pare vicina all’adozione di quella che si può tranquillamente soprannominare Legge Cenerentola .

La proposta, che verrà presentata questo mese davanti al Parlamento, è pensata per porre fine o limitare i problemi di dipendenza dai videogiochi online dei giovani del paese, rendendo illegale il gioco in determinate ore della giornata. Il Governo, che già da tempo pensava a una strategia per prevenire la cosiddetta dipendenza da Internet , vorrebbe chiedere agli ISP di bloccare l’accesso ai giochi online da mezzanotte fino alle sei del mattino, per tutti i ragazzi al di sotto dei sedici anni.

Il gioco online, particolarmente quello svolto in ore notturne, sarebbe stato la causa di numerosi decessi in Corea del Sud. Recentemente, un ragazzino di 15 anni ha ucciso la madre in seguito a varie liti in cui quest’ultima invitava il ragazzino a spegnere il computer. Ancora, lo scorso febbraio, un uomo di 32 anni è morto in seguito ad una sessione non-stop di gioco online durata per cinque giorni. Solo un mese più tardi c’è stato il caso di due genitori, che sono stati arrestati dalla polizia locale, perché accusati di malnutrire e non curare il proprio figlio in quanto occupati a crescere un figlio virtuale su Internet.

Altra preoccupazione del governo è che il giocare online per tutta la notte non permette ai ragazzi di dormire abbastanza per poter affrontare al meglio una giornata scolastica. “Crediamo – ha dichiarato un funzionario del ministero, Jo Rin, che si occupa della proposta – che il disegno di legge sia necessario per garantire la loro salute e il diritto di riposare”.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
3 dic 2010
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