Intel vs. Nvidia, pace (quasi) fatta?

Intel vs. Nvidia, pace (quasi) fatta?

Il contenzioso legale tra il chipmaker e la case delle GeForce potrebbe presto concludersi con un accordo stragiudiziale. Intel, suggerisce qualcuno, ha bisogno della forza computazionale di Nvidia per fronteggiare AMD
Il contenzioso legale tra il chipmaker e la case delle GeForce potrebbe presto concludersi con un accordo stragiudiziale. Intel, suggerisce qualcuno, ha bisogno della forza computazionale di Nvidia per fronteggiare AMD

Dopo essersi date battaglia per quasi 2 anni, sull’orlo di un processo che potrebbe avere gravi ripercussioni sul business dei componenti integrati Intel e Nvidia sarebbero pronte a stringersi (metaforicamente) la mano e risolvere la questione per via stragiudiziale . Lo comunicano fonti non meglio identificate citate da Bloomberg , le quali evidenziano la necessità per Intel di avere Nvidia come alleata piuttosto che come nemica.

Il chipmaker di Santa Clara aveva per primo aperto le ostilità sostenendo la non validità della licenza trasversale con Nvidia per la produzione, da parte di quest’ultima, di chipset basati sulla microarchitettura Nehalem (Core i3/i5/i7). Nvidia aveva risposto con una controaccusa e la faccenda minacciava di finire in tribunale con tutte le pesanti conseguenze che la cosa avrebbe potuto avere sui rispettivi business.

Ma piuttosto che scontrarsi frontalmente con tanto di squadroni legali armati fino ai denti, dicono le fonti anonime di Bloomberg , alla vigilia della prima udienza del processo fissata per il prossimo 6 dicembre Intel e Nvidia hanno intavolato una trattativa con l’obiettivo ben preciso di accordarsi per via stragiudiziale.

Il chipmaker e la produttrice delle schede GeForce hanno rinviato l’udienza di comune accordo, e stando alle fonti Intel sarebbe disposta a pagare con moneta sonante pur di recuperare il rapporto con l’ex-partner tecnologico. A Santa Clara non conviene avere a che fare con i giudici e i tribunali, dicono gli analisti, soprattutto considerando le indagini antitrust che hanno colpito il colosso nei mesi passati negli USA come in Europa .

Ma soprattutto a Intel servirebbe il supporto di Nvidia per neutralizzare la minaccia competitiva di AMD e della sua architettura Fusion , che fonde insieme CPU e le potenti GPU Radeon in una Accelerated Processing Unit che il chipmaker non sarebbe attualmente in grado di contrastare in maniera adeguata.

Intel avrebbe tutto da guadagnare da un accordo e magari da una nuova collaborazione tecnologica con Nvidia, un po’ meno chiara è la convenienza di Nvidia considerando che l’azienda ha detto a chiare lettere di voler abbandonare il mercato dei chipset per concentrarsi sulla piattaforma Tegra , il mobile e i SoC (System-on-a-Chip).

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
6 dic 2010
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