Un Mac App Store nella calza

Un Mac App Store nella calza

Cupertino comunica il lancio del negozio virtuale per computer, fissato per il 6 gennaio. Autenticazione condivisa con iTunes (e quindi con App Store per iOS). L'apertura coinciderà col CES di Las Vegas
Cupertino comunica il lancio del negozio virtuale per computer, fissato per il 6 gennaio. Autenticazione condivisa con iTunes (e quindi con App Store per iOS). L'apertura coinciderà col CES di Las Vegas

Quest’anno la Befana sarà benevola soprattutto con i simpatizzanti della Mela. L’azienda di Cupertino ha, infatti, annunciato che il lancio di Mac App Store avverrà il 6 gennaio.

La notizia non è sfuggita ai più maliziosi, i quali non hanno potuto fare a meno di notare che il giorno indicato per la presentazione del nuovo negozio virtuale di Apple coincide esattamente con un altro appuntamento attesissimo da tutti gli appassionati di elettronica: il CES di Las Vegas. Le lingue più pungenti parlano di una strategia di marketing dispiegata da Jobs e compari per distrarre il pubblico che, altrimenti, sarebbe stato completamente assorbito dalla fiera dei produttori di elettronica.

Entrando nel merito dell’iniziativa, da Apple fanno sapere che il nuovo App Store per Mac renderà la scoperta, l’installazione e l’aggiornamento delle applicazioni più semplice che mai, e sarà disponibile per novanta paesi già al momento del lancio. Lo store, inoltre, ospiterà le applicazioni gratuite e a pagamento suddivise in diverse categorie : educazione, giochi, grafica e design, lifestyle, produttività e utilità.

Il progetto, annunciato nel corso del Back to the Mac event tenutosi nel mese di ottobre, era in attesa di una data di presentazione. “Attendiamo impazieenti il 6 gennaio per partire”, proclama Steve Jobs, il quale si augura che il Mac App Store operi la stessa rivoluzione realizzata da App Store per le applicazioni mobili.

Il Mac App Store richiederà le stesse credenziali di accesso previste da iTunes e iOS e permetterà di caricare le applicazioni su tutti i computer Mac, evitando la seccatura di usare codici di serie e licenze multiple. Altro vantaggio sarà l’autonomia del sistema di tracciare gli aggiornamenti delle applicazioni e notificarle all’utente, allo stesso modo dell’App Store di iOS. Restano escluse, al momento, demo e versioni di prova.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
16 dic 2010
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