A muoversi è stato un nucleo di circa dieci uomini della Digos e della Polizia Postale, presentatosi di recente presso la redazione del sito web Savona e Ponente . Tra le loro mani un mandato di perquisizione dei locali e della persona ordinato dalla Procura della Repubblica di Bologna. La blogger e giornalista Valeria Rossi è stata in seguito accompagnata presso la Questura di Savona.
Varie le ipotesi di reato imputate alla giornalista: diffamazione aggravata, minacce e istigazione a delinquere . Valeria Rossi aveva pubblicato un articolo a sfondo satirico in cui la figura del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi veniva definita “aliena”. Ma soprattutto un intervento con cui la giornalista aveva annunciato il suo intento ultimo di uccidere il premier del Belpaese.
L’articolo non era passato inosservato, con l’unità della Polizia Postale pronta ad intervenire . Gli agenti si sono dunque presentati presso l’ufficio di Savona e Ponente , procedendo con il sequestro di tutta l’attrezzatura informatica . Persino il computer e gli hard disk di proprietà del figlio di Valeria Rossi, a detta delle varie fonti totalmente estraneo alla vicenda.
Ad essere perquisita è stata anche l’abitazione privata della giornalista, con gli uomini della Digos a caccia di un’arma che confermasse gli intenti di Valeria Rossi. Pare che persino l’auto della donna – in officina per un guasto – sia stata ispezionata dagli agenti. Il sito Savonaeponente.com è ora sotto sequestro, mentre una copia dell’articolo originale continua a circolare online.
Mauro Vecchio