Egitto, ben arrivata Facebook

Egitto, ben arrivata Facebook

Un segno di gratitudine nei confronti del sito blu, per il ruolo avuto durante le proteste. Un giovane uomo chiama la sua primogenita Facebook Jamal Ibrahim
Un segno di gratitudine nei confronti del sito blu, per il ruolo avuto durante le proteste. Un giovane uomo chiama la sua primogenita Facebook Jamal Ibrahim

Una bambina chiamata col nome del più popolare social network, Facebook . È successo in Egitto, dove un giovane padre ha voluto dimostrare tutta la sua gratitudine al sito blu, per il ruolo avuto durante le proteste antigovernative del 25 gennaio che hanno portato alle dimissioni, dopo 18 giorni di proteste, di Hosni Mubarak.

La notizia è arrivata da Al-Ahrma , uno dei quotidiani più popolari in Egitto, rilanciata da TechCrunch . L’uomo, poco più che ventenne, ha voluto celebrare il successo della rivoluzione egiziana, e lo ha fatto chiamando la sua primogenita Facebook Jamal Ibrahim. Tutti i famigliari, amici e conoscenti si sono uniti vicino alla nuova nata per esprimere il loro sostegno e per continuare la rivoluzione iniziata su Facebook. “Facebook – si spiega nell’articolo – ha ricevuto molti doni dalle persone che erano piene di gioia per il suo arrivo e per il suo nuovo nome, un nome che ha scioccato il mondo intero”.

Anche se Facebook non è stato l’unico servizio abbracciato dal popolo egiziano durante le circa tre settimane di proteste all’interno del paese, è certamente il servizio che ha aiutato a dare voce alle proteste. Circa cinque milioni sono stati i cittadini del Paese che hanno attivato un account sul famoso social network e l’azienda ha visto nascere più di 32mila diversi gruppi e 14mila nuove pagine sul sito durante le ultime due settimane di gennaio.

Pochi giorni fa, inoltre, anche l’esercito egiziano ha lanciato la propria pagina su Facebook per promuovere la sua immagine.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
21 feb 2011
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