UK, l'ora della privacy con i biscottini

UK, l'ora della privacy con i biscottini

Il prossimo 25 maggio scadrà l'ultimatum dettato dall'Unione Europea. Le varie Internet company dovranno prevedere misure di opt in per lo sfruttamento dei cookie. Ma il Regno Unito non pare ancora pronto
Il prossimo 25 maggio scadrà l'ultimatum dettato dall'Unione Europea. Le varie Internet company dovranno prevedere misure di opt in per lo sfruttamento dei cookie. Ma il Regno Unito non pare ancora pronto

C’è chi ha sottolineato come l’era del tracciamento online sia ormai destinata ad una significativa svolta. Dal prossimo 25 maggio le varie aziende del web saranno obbligate a richiedere un esplicito consenso per avere accesso alle informazioni relative alle attività di navigazione in Rete dei propri utenti.

Ha così preso fuoco il dibattito intorno al prossimo recepimento della direttiva europea sulla privacy e il tracciamento online . Le varie Internet company dovranno attrezzarsi al più presto, affinché i rispettivi spazi online prevedano efficaci misure di opt in a tutela degli utenti.

La direttiva dell’Unione Europea si è particolarmente concentrata sui cookie , brandelli d’informazione disseminati sui percorsi di navigazione dei netizen. Dati spesso sfruttati dalle aziende per confezionare messaggi pubblicitari su misura , oltre che per personalizzare determinate attività in Rete.

Il commissario britannico per la privacy Christopher Graham ha così avvisato tutti i protagonisti del web d’Albione, che dovrebbero “svegliarsi” e capire che le nuove misure entreranno in vigore nel giro di due mesi. Gli alti rappresentanti dell’ Information Commissioner’s Office (ICO) hanno tuttavia esposto più di un dubbio .

L’intero meccanismo tecnologico per il recepimento della direttiva europea non sarebbe pronto prima del prossimo autunno . I vari siti dovranno prevedere una serie di finestre pop-up , che appunto chiedano all’utente il permesso esplicito per lo sfruttamento dei cookie .

Un precedente articolo del Wall Street Journal aveva però rivelato come le varie aziende del web non sarebbero state obbligate a chiedere il permesso degli utenti prima di ogni singola variazione delle informazioni. Secondo alcuni, questi singoli permessi arriverebbero ad invalidare lo stesso funzionamento di uno spazio online.

Di questo avviso anche i vertici dell’ Internet Advertising Bureau (IAB), che hanno sottolineato come i cookie siano alla base del funzionamento di un sito. I vertici dell’Unione Europea sono attualmente impegnati in un dialogo costante con i vari produttori di browser, affinché predispongano specifiche opzioni anti-tracciamento.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
10 mar 2011
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